Viene rilasciato a coloro che si sono sottoposti ad un test sierologico, dimostrando di avere avuto il Covid-19 e di aver conservato nel sangue gli anticorpi.
Si chiama certificato svizzero e da oggi viene rilasciato a coloro che dimostrano di aver contratto il virus del Covid-19, conservando nel sangue un numero adeguato di anticorpi.
Il certificato svizzero è valido solamente sul territorio elvetico, perché non viene riconosciuto a livello internazionale. La misura è stata approvata dal Consiglio Federale, a beneficio delle persone guarite dall’infezione, di quelle che non possono essere vaccinate e dei turisti immunizzati con farmaci riconosciuti dall’OMS ma non dalla Svizzera.
Certificato svizzero, come ottenerlo
Possono ottenere il certificato svizzero coloro che si sottopongono a test sierologico, dimostrando di aver avuto l’infezione e di aver conservato nel sangue sufficienti livelli di anticorpi. Il nuovo certificato è dotato di Codice Qr e può essere utilizzato per accedere nel Paese a bar, ristoranti e ad altri luoghi chiusi.
Condizione necessaria per l’ottenimento è che il test sierologico sia eseguito in una struttura accreditata: in Canton Ticino sono attivi vari laboratori.
I costi e la durata
Il costo medio di un test sierologico per l’ottenimento del certificato svizzero è di 70 franchi: la fattura è a carico dell’utente.
La durata del certificato è di 90 giorni, prorogabile con un nuovo test sierologico che prova che le condizioni degli anticorpi sono ancora soddisfacenti.
Altra novità in vigore da oggi
Il Consiglio federale introduce oggi un’altra importante novità: chi dopo un test positivo, dimostra con un esame PCR di aver superato l’infezione, può ottenere un Certificato Covid valido anche all’estero per 6 mesi. In questo caso si ottiene anche il certificato svizzero, valido nella Confederazione per un anno.
La App aggiorna automaticamente la durata del certificato: chi non è più in possesso del certificato scaduto dopo 6 mesi, può farne richiesta utilizzando il sito del Canton Ticino.
Le indicazioni delle autorità sanitarie competenti per le persone guarite dall’infezione rimangono quelle di sottoporsi a una dose di vaccino, che garantisce copertura di un anno.
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