5 errori da non fare quando si investe in criptovalute

Gabriele Stentella

24 Giugno 2021 - 09:39

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Il trading di criptovalute può rivelarsi un incubo per chi non conosce alcune importantissime regole che gli investitori professionisti seguono alla lettera. Di seguito troverete 5 errori comuni che l’80% degli investitori inesperti commette, mettendo a serio rischio i propri guadagni.

Rispetto ai mercati regolamentati, quello delle criptovalute è un mercato che riserva spesso molte insidie per i così detti "investitori della domenica". Dal 2016 a oggi Bitcoin e le altre altcoins hanno guadagnato sempre più terreno, tanto da rappresentare per molti un facile modo per fare tanti soldi in poco tempo.

Niente di più falso. Investire in criptovalute è molto rischioso e coloro che riescono a guadagnare molto senza una valida strategia di investimento rappresentano casi alquanto rari. Basta pensare che circa il 95% di chi esegue operazioni nel mercato criptovalutario arriva a perdere il proprio capitale almeno una volta.

Un investitori alle prime armi può difendersi dai pericoli di questo mercato? Ovviamente può, basta che non faccia questi 5 errori più comuni tra chi sperimenta per la prima volta il trading di criptovalute.

1) Non identificarsi in una tipologia di investitore

Prima di iniziare a giocare una partita è importante scegliere con quali squadra giocare. Anche nella finanza tradizionale esistono ruoli ben definiti di investitore, definiti come cassettisti e speculatori. Il cassettista è colui che acquista un titolo azionario in un’ottica di lungo periodo, al contrario lo speculatore (termine che in finanza non ha una connotazione negativa) preferisce guadagnare dalla vendita di un titolo in tempi più brevi. Si tratta di due profili che perseguono due tipologie di guadagno molto diverse, così come possono essere molto diversi i rischi che possono correre.

Anche nel mercato delle criptovalute bisogna come prima cosa capire se si è più un cassettista o uno speculatore, se si è maggiormente propensi a tenere una criptovaluta per molto tempo o se invece si preferisce eseguire operazioni giornaliere, assumendosi un rischio ben diverso. Chi non sceglie da che parte stare, ha già fatto un errore molto grosso.

2) Non pianificare i propri investimenti

Molti investitori non professionisti si buttano nella mischia senza avere le idee ben chiare su cosa puntare. Questo è un altro errore che il più delle volte si traduce in cospicue perdite che alimentano anche il profondo scetticismo di alcuni soggetti riguardo al trading.

Ormai il mercato delle criptovalute è molto più insidioso rispetto a cinque anni fa e senza un buon piano non si va da nessuna parte.

3) Non conoscere bene le criptovalute

Una delle prime regole della finanza dice di non investire in qualcosa che non si conosce e non si ha tempo di studiare. Per le criptovalute vale la stessa cosa.

Ancor prima di aprirsi un account sulle piattaforme di trading online, è necessario conoscere bene sia Bitcoin che le altre criptovalute, la loro tecnologia, il loro storico e i possibili imprevisti che potrebbero determinarne il calo in borsa. Investire in qualcosa che non si conosce bene aumenta le possibilità di non guadagnare.

4) Non avere pazienza

Avvicinarsi al mondo delle criptovalute senza essere armati di una buona dose di pazienza è da sciocchi. Le criptovalute sono tutte caratterizzate da uno forte volatilità, per cui bisogna aspettarsi ingenti perdite compensate da nuovi rialzi anche in tempi molto lunghi.

In generale, anche quanto si fa trading nei mercati tradizionali la pazienza è un’arma di cui ogni investitore deve minirsi.

5) Non diversificare i propri investimenti

Puntare solo su Bitcoin e lasciare da parte tutte le altre criptovalute non è una scelta saggia. Anzi, si tratta di un errore da evitare assolutamente. La diversificazione è uno strumento utile per massimizzare il guadagno e allo stesso tempo ridurre le perdite.

La diversificazione potrebbe essere messa in atto allocando il proprio capitale solo in criptovalute ad alta capitalizzazione, come Bitcoin, Ethereum, Binance Coin e Tether. Un’altra via da seguire potrebbe invece essere quella di puntare anche su criptovalute che occupano posizioni più basse nel CoinMarketCap ma che sono comunque caratterizzate da una grande liquidità.

Le strategie di diversificazione sono molte e tutte valide, dipende solo dal tipo di rischio che si è pronti a sostenere e dal tipo di investitore che si è.

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