La pandemia spinge l’utilizzo da parte delle famiglie del web e dei servizi online .
Covid-19 ha velocizzato il fenomeno della digitalizzazione: con l’arrivo della pandemia, oltre la metà delle persone di età pari o superiore a 75 anni naviga in rete ogni giorno. Questo è quanto emerso dall’ultimo studio effettuato dall’Ufficio federale di statistica - UST.
Nel 2021, il 96% dei giovani di età compresa trai 15 e gli 88 anni ha navigato in rete. Da un confronto con i dati del 2019, emerge che la pandemia sta notevolmente influenzando l’utilizzo del web in svariati ambiti.
Il progresso della digitalizzazione viene osservato in alcune attività in particolare, come l’e-government. L’età rappresenta un fattore determinante nell’utilizzo di internet: nella fascia di persone con età inferiore a 45 anni, oltre il 90% naviga su internet più volte al giorno.
Come è facilmente immaginabile, l’utilizzo della rete cala progressivamente con l’avanzare dell’età; tuttavia anche i più anziani utilizzano oggi internet: oltre la metà delle persone di età pari o superiore a 75 anni (53%) e tre quarti di quelle di età compresa tra 65 e 74 anni (76%) navigano online ogni giorno.
Si naviga di più sul web per salute e istruzione
La navigazione in rete legata alla salute e all’istruzione è notevolmente aumentata con la pandemia, rispetto agli anni precedenti. Alcune attività di comunicazione in rete (telefonate, call/videoconferenze, servizi di messaggistica e di svago - ascolto di musica e download) sono cresciute di oltre il 5%.
Incremento dell’utilizzo dei servizi di e-government
A registrare una vera e propria impennata sono stati i servizi di e-government. L’incremento dell’utilizzo dei servizi digitali governativi è davvero sorprendente: negli ultimi dodici mesi è passato dal 71 all’80%. Il numero di persone che hanno compilato un modulo online è aumentato ancora di più (dal 43% al 68%).
Oltre a registrazioni e a conferme relative l’assistenza o il risarcimento (KAE, EO, ecc.), sono stati utilizzati - a detta degli intervistati del sondaggio - anche servizi digitali riguardanti i moduli di vaccinazione emessi da servizi sanitari cantonali.
Pagamenti effettuati con lo smartphone
Il numero dei consumatori elettronici è leggermente diminuito tra il 2019 e il 2021 (da 4,9 a 4,7 milioni di persone). A non diminuire è stata invece la frequenza degli acquisti su internet, che si è confermata stabile. Il motivo principale che giustifica questi numeri è l’arrivo della pandemia, che ha fatto crollare le vendite di importanti prodotti e-commerce, come i biglietti aerei, gli alloggi per le vacanze e i biglietti per eventi sportivi e culturali.
Allo stesso tempo i dati hanno rivelato che la quota di consumatori elettronici che pagano i propri acquisti con un’App smartphone è aumentata dal 14% al 34%, mentre è diminuita la quota di persone che hanno utilizzato una carta di credito per pagare i propri acquisti (dal 66% al 57%). Bitcoin e criptovalute vengono citati come mezzi elettronici di pagamento, da meno dell’1% (60.000 persone).
Rischio di divulgazione di dati
La consapevolezza dei rischi relativi all’utilizzo e alla divulgazione dei dati attraverso la rete non è ancora elevata. Con l’incremento dell’uso dei sistemi digitali, vengono raccolti sempre più dati personali e i problemi di privacy sono in agguato.
Il numero di persone che adottano misure di protezione di base è del 54% tra coloro che decidono di limitare l’accesso al proprio profilo sui social media e del 50% tra chi controlla la sicurezza di un sito web.
Non si fa abbastanza per migliorare la sicurezza dei dati
Le misure adottate dagli utenti per garantire la protezione dei dati sono scarse. Quasi la metà degli intervistati (48%) ha dichiarato di essere preoccupata dalla registrazione dei dati ai fini pubblicitari. Solo un terzo (34%) ha tuttavia limitato l’uso dei cookie nelle impostazioni del browser e solo un quinto (20%) ha utilizzato un software che impedisce il tracciamento.
La questione della sicurezza sul web viene affrontata ancora con troppa leggerezza dagli utenti: tra il 2019 e il 2021, la percentuale di utenti web che avevano installato software di sicurezza sul proprio computer è diminuita dal 65% al 60%. La situazione è simile a quella registrata per la sicurezza dei telefoni cellulari. La percentuale di persone che utilizzano uno smartphone e su cui è installato un software di sicurezza è scesa dal 60% al 57%.
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