Il nuovo conto di risparmio della compagnia di Cupertino ha attratto molti clienti. Ecco spiegato il perché.
250mila conti aperti e quasi un miliardo di depositi in meno di una settimana dal lancio. Sono questi i numeri sorprendenti, anche se ancora non ufficiali, di Apple Savings, il nuovo conto di risparmio realizzato del gigante tecnologico. Il successo del servizio è dovuto alla compatibilità con i popolari dispositivi tecnologici iOS e alle condizioni finanziarie competitive.
Un rendimento molto conveniente
Sebbene Apple non abbia annunciato ufficialmente l’andamento del conto di risparmio, un recente rapporto pubblicato da Forbes, che cita fonti vicino alla società, indica che l’offerta fintech sta già riscuotendo un forte interesse da parte del pubblico.
Il 17 aprile la compagnia di Cupertino ha lanciato l’atteso servizio Apple Savings, in collaborazione con Goldman Sachs. La multinazionale californiana ha inaugurato la funzione di risparmio con un rendimento percentuale annuo (APY) del 4,15%, superiore a quello della maggior parte delle banche.
Savings non prevede commissioni e non ci sono transazioni minime, tuttavia il conto ha per ora un tetto massimo di 250mila dollari, l’importo più alto assicurato dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC).
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Nuova entrata nell’ecosistema iOS
Il conto risulta comodo e immediato per tutti gli utenti Apple: per attivare la funzione di risparmio e trasferire i fondi ci vuole meno di un minuto, molto più rapido che fare la fila in una banca tradizionale.
Tuttavia, per usufruire del nuovo servizio è necessario avere una Apple Card, la popolare carta di credito della società sempre offerta in collaborazione con Goldman Sachs.
Quasi un miliardo di depositi in 4 giorni
Un articolo pubblicato giovedì da Forbes cita «due fonti che hanno familiarità con la questione» per fornire una prospettiva su Apple Savings. Secondo il rapporto, il conto ha ricevuto quasi 400 milioni di dollari solo nel primo giorno. Nei primi quattro giorni invece ha sfiorato il miliardo di dollari (990 milioni).
Poiché si tratta del mese scorso, il totale accumulato da Savings oggi è sicuramente molto più alto. Allo stesso tempo, è normale che queste cifre siano ancora piuttosto basse se paragonate a quello di altre banche già avviate da anni nel settore.
Una risposta alla crisi del settore?
Sebbene alcune banche regionali americane abbiano sperimentato la fuga dei depositi verso istituti più grandi e prestigiosi, ad esempio le banche di importanza sistemica come JP Morgan, la maggior parte di queste offre un rendimento abbastanza misero sul denaro, a fronte di un solido compromesso di sicurezza.
Molti risparmiatori hanno intrapreso un percorso alternativo e hanno spostato il denaro verso fondi comuni e altre offerte concorrenti, come quella proposta da Apple, che ora offre un prodotto di risparmio competitivo.
Il futuro fintech di Apple
L’ingresso di Apple nel settore fintech sembra solo all’inizio. La recente opzione "compra ora, paga dopo" sarà presto affiancata da un prodotto di prestito per il credito a lungo termine. Poiché la compagnia big tech ha una visione unica delle attività dei suoi clienti, la sua capacità di sottoscrivere prestiti dovrebbe essere piuttosto solida sin dal primo giorno.
Il prossimo pezzo del puzzle potrebbe essere la possibilità di effettuare direttamente investimenti, un progetto ancora non confermato ma al centro delle voci di molte indiscrezioni. L’iPhone e l’ecosistema Apple sono diventati il fulcro dell’esistenza tecnologica per moltissime persone, quindi aggiungere dei servizi finanziari completi non sarebbe poi una sorpresa così inaspettata.
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