Aumentano i prezzi al consumo: l’analisi Comparis

Redattore

19 Ottobre 2023 - 08:29

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I prezzi al consumo salgono del 2% nel settembre 2023 secondo lo studio di Comparis.ch.

Aumentano i prezzi al consumo: l'analisi Comparis

I prezzi dei beni di consumo salgono del 2% a settembre 2023. A dirlo è l’ultima analisi Comparis, che confronta anche l’andamento rispetto a luglio e agosto 2023 e il dato rientra nel quadro più ampio degli ultimi studi, che hanno evidenziato una riduzione delle finanze personali svizzere e un aumento dell’inflazione percepita nel Paese elvetico.

I dati di settembre 2023

A settembre 2023 i prezzi sono aumentati rispetto ad agosto 2023. L’Ufficio Federale di Statistica evidenzia un dato simile, rendendo noto che l’indice nazionale dei prezzi al consumo è salito dell’1,7%. Proprio ad gosto i prezzi erano diminuiti dello 0,2% per Comparis e dello 0,1% per l’indice nazionale, seguendo una tendenza di 3 mesi. Il dato più interessante è stata la riduzione dei prezzi al consumo dello 0,5% evidenziati a luglio 2023.
L’aumento dei prezzi è certificato nell’abbigliamento donna, dove a settembre si è evidenziato un +4,5% rispetto al +3,6% di agosto. Ci sono aumenti anche nel carrello della spesa: +3,3% per succhi di frutta e verdura e 2,5% in più sui gelati.

I dati sui carburanti

Il pieno alla pompa di benzina è diventato un dramma per gli svizzeri. Infatti, ad agosto 2023 i prezzi sono aumentati del 4,9% rispetto al mese precedente, con un aumento del 7% rispetto a luglio dello stesso anno. A settembre il dato evidenziato e +2.5%.

I prodotti che scendono

Non tutti i prezzi sono in aumento. Infatti, le attività paralaberghiere hanno presentato un risparmio del 12% a settembre rispetto ad agosto 2023, mentre il viaggio aereo scende del 5,1%. I risparmi sono evidenti da un mese all’altro per i pacchetti turistici -4,9%, hotel -3% e tazza di caffè -2,3%.

Dove colpisce di più l’inflazione

L’inflazione colpisce soprattutto chi abita da solo e ha più di 65 anni che vedono un aumento dell’inflazione del 2,2% rispetto al 2022, nonostante il sospiro di sollievo del -0.1% di settembre. Chi ha meno di 65 anni e vive con altri componenti nel nucleo familiare sente "solo" l’1,8% dell’inflazione. L’indice dei prezzi al consumo aumenta del 2,1% per chi ha un reddito più basso, con un +1,8% per chi ha un reddito medio alto. Nella Svizzera tedesca e in quella romanza l’inflazione si è sentita di più rispetto agli altri cantoni.

Il commento di Comparis

"La scarisità dell’offerta di petrolio greggio da parte dei Paesi dell’OPEC e l’aumento della domanda dovuto alle ottimistiche prospettive di crescita hanno portato negli ultimi due mesi a un aumento significativo dei prezzi dei carburanti, superiore al 7% - commenta l’esperto finanziario di Comparis Dirk Renkert - Le ragioni sono da ricercare nella deliberata riduzione delle forniture di greggio da parte della Russia e dei Paesi OPEC come l’Arabia Saudita, nonché nell’aumento della domanda globale dovuta alle ottimistiche prospettive di crescita" spiega. La ricerca è stata condotta su 1.050 beni e servizi.

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