Sembra che gli Stati Uniti abbiano perso il passo rispetto ai competitor nel mercato delle auto elettriche.
L’International Council on Clean Transportation ha pubblicato i dati relativi alla produzione di vetture elettriche nel periodo 2010-2020 e nel triennio 2017-2020: sebbene in contributo di Tesla sia innegabile gli Stati Uniti sembrerebbero arrancare rispetto alla produzione di Ue e Cina.
Cina e Ue prime nella produzione di auto elettriche
In particolare gli Stati Uniti, stando ai dati pubblicati, hanno prodotto oltre 10 milioni di auto elettriche nel decennio 2010-2020 e sebbene alla fine del 2017 potevano vantare una quota di mercato del 20%. Negli ultimi anni poi, dal 2017 al 2020, la tendenza è stata invertita e la fetta di mercato degli Stati Uniti è scesa di 2 punti percentuali, arrivando al 18%.
Questo non indica, sia chiaro, un rallentamento di produzione da parte degli Stati Uniti ma piuttosto sembrerebbe che i due principali competitor nel mercato abbiano cambiato passo. Pechino, grazie a Nio e Li Auto, ha portato la sua quota di mercato al 44% tra il 2010 e il 2020, mentre nello stesso periodo l’Unione Europea ha prodotto 2,6 milioni di auto elettriche per una fetta di mercato del 26%.
Il maxi piano di Joe Biden
Una tendenza questa che il nuovo Presidente DEM vuole indubbiamente invertire. Nel piano annunciato lo scorso aprile infatti ci sarà un investimento pubblico di circa 2 miliardi di dollari, di questi 174 destinati all’industria delle auto elettriche e ripartiti in produzione di batterie e rafforzamento delle infrastrutture di ricarica.
D’altra parte le previsioni, in particolare uno studio di BloombergNEF, parlavano di una produzione delle auto elettriche potrebbe diventare più economica dell’alimentazione a combustibile fossile entro il 2027.
L’analisi è stata commissionata da Transport & Environment (T&E), una federazione di ong europee che si occupa proprio di mobilità sostenibile. Alcuni dati del mercato delle auto elettriche: le vendite di veicoli elettrici per passeggeri sono passate da 450 mila nel 2015 a 2,1 milioni nel 2019. Le previsioni parlano di una diminuzione delle vendite nel 2020 prima di continuare a crescere grazie al calo dei prezzi delle batterie, al miglioramento della densità energetica, alla costruzione di più infrastrutture di ricarica e alla diffusione delle vendite in nuovi mercati.
In generale moltissime aziende, nel rispetto degli obiettivi dell’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di CO2, stanno avanzando piani di investimento per i motori elettrici a discapito di diesel e benzina.
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