In Asia i mercati sono nuovamente scossi dall’aumento dei contagi. Sul fronte delle materie prime sembra invece prossimo un accordo interno all’OPEC+ sul greggio. Cosa sta succedendo?
In Asia la variante Delta continua a scuotere le principali piazze finanziarie, tutte oggetto di pesanti ribassi che in alcuni casi hanno ridimensionato i guadagni di settimane.
La borsa giapponese è la seconda a pagare il prezzo più alto. Infatti nel paese asiatico che tra pochi giorni ospiterà i Giochi Olimpici si sono registrati già i primi contagi tra atleti e membri dello staff delle varie nazioni ospitate, elemento che ha diffuso anche profonda indignazione tra la popolazione. Stando a un sondaggio, meno del 30% dei giapponesi sono ancora desiderosi di avere le Olimpiadi in casa.
Sul fronte delle materie prime sembra invece essere molto vicino l’accordo interno all’OPEC+ riguardante la produzione di petrolio.
Andiamo a vedere nel dettaglio cosa sta succedendo.
Asia: Indici cinesi piatti, Hang Seng e Nikkei listini peggiori
In Cina le borse di Shanghai e Shenzhen si mantengono di pochissimo sotto la soglia di parità, sebbene il secondo avesse per qualche ora mostrato buoni segnali di tenuta. Su base settimanale il listino di Shanghai ha ceduto poco più dello 0,3% mentre Shenzhen è arretrato di più dell’1%.
Desta preoccupazione la situazione registrata a Hong Kong. L’Indice Hang Seng sta infatti perdendo l’1,74% (dato delle ore 9:00), allungato dello 0,64% le sue perdite settimanali e dimostrandosi il listino meno performante del continente. Anche questa volta è il titolo di Meituan che registra le perdite più cospicue (-6%).
In Giappone il Nikkei scambia negativo e perde l’1,25%, mentre nel paese cresce sempre di più il malcontento nei confronti delle autorità che hanno autorizzato lo svolgimento delle Olimpiadi di Tokio 2021. Ricordiamo che i giochi si svolgeranno senza pubblico, tuttavia si sono già registrati i primi casi di contagio tra i membri dello staff delle nazionali sportive.
Anche in Corea del Sud le azioni non alzano la testa a causa dei contagi e il KOSPI arretra dell’1%.
Petrolio: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti verso la riconciliazione e l’accordo
Parlando invece di materie prime, la notizia più attesa del giorno riguarda il possibile accordo all’interno dell’OPEC+ che sarebbe stato raggiunto da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, paesi che nelle scorse settimane avevano mostrato un sentimento di antagonismo l’una nei confronti dell’altra, causando de fatto una crisi che aveva portato a lievitare le quotazione del greggio.
Stando a quanto si apprende, l’accordo prevede la progressiva eliminazione di un quantitativo di barili di petrolio. Anche su questo fronte si osserva tuttavia una crescente incertezza dovuta alla pandemia e al peso che i nuovi contagi potrebbero avere sulla domanda mondiale di greggio.
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