Secondo il CEO di BioNTech, entro giugno almeno il 50% degli europei avrà ricevuto almeno una dose del siero anti-COVID. L’immunità di gregge sarebbe pertanto sempre più prossima.
Il Dr. Ugur Sahin, CEO dell’azienda farmaceutica tedesca BioNTech, ha affermato che se si continua la somministrazione del vaccino anti-COVID a questo ritmo, almeno il 50% degli europei potrebbe ricevere almeno una dose del siero entro giugno.
Il numero uno di BioNTech, che assieme al colosso farmaceutico statunitense Pfizer ha sviluppato uno dei primi vaccini contro SARS-CoV-2, si dice inoltre ottimista riguardo al raggiungimento della piena immunità di gregge nel continente europeo entro la fine del 2021.
BioNTech: almeno il 50% degli europei vaccinati entro l’estate, si attende l’EMA per somministrazioni agli adolescenti
Con una copertura vaccinale pari almeno al 50%, l’immunità di gregge potrebbe essere raggiunta anche prima di settembre 2021. Il Dr. Sahin è certo di questa previsione, pur prendendo atto dei diversi andamenti della campagna vaccinale nel continente europeo.
Pur manifestando entusiasmo, il CEO di BioNTech ha tuttavia ricordato che non è ancora giunto il momento di abbassare la guardia, e che SARS-CoV-2 è ancora capace di rappresentare una serie minaccia per la salute di milioni di individui. Molte delle sue varianti si starebbero infatti mostrando particolarmente aggressive nei confronti dei soggetti giovani, tanto da aver portato un aumento delle ospedalizzazioni di pazienti under 25 anche in numerosi paesi europei.
Proprio in virtù di ciò, BioNTech e Pfizer stanno attendendo con ansia il via libera dell’EMA per la vaccinazione degli adolescenti con il vaccino a mRNA messo a punto dalle due aziende. Sahin reputa probabile un parere positivo dell’EMA entro giugno, ma avverte che con molta probabilità non ci saranno dosi sufficienti per vaccinare da subito tutti i soggetti compresi nella fascia d’età 12-15 anni.
Come procede la vaccinazione in Svizzera?
Negli ultimi dieci giorni sono state circa 357.000 le dosi di vaccino anti-COVID somministrate nel nostro paese. L’Ufficio federale della sanità ha dichiarato che nel periodo compresa tra il 22 e il 29 aprile sono state somministrate circa 51.000 dosi di vaccino al giorno, e questo dato testimonia una progressione pari al 12% rispetto alla settimana precedente.
L’andamento dei contagi in Svizzera è per il momento stabile a 2.000 casi giornalieri. Nel Canton Ticino sono meno di 60 i soggetti risultati positivi al tampone, mentre nel Canton dei Grigioni è stato registrato il primo decesso di un paziente COVID da quasi un mese a questa parte.
Sul fronte delle ospedalizzazioni, al momento risultano essere state circa 784 le persone ricoverate per COVID dal 16 aprile fino a oggi. L’indice di incidenza delle ospedalizzazioni calcolato su una base di 100.000 abitanti è pari a poco più del 9%.
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