Il Re delle criptovalute è ancora nel mirino delle autorità cinesi, che con le loro ultime misure ne hanno affossato le quotazioni. C’è però chi si dice convinto nell’imminente sfondamento della soglia dei 100.000$ entro settembre.
Le limitazioni cinesi al Bitcoin non accennano a fermarsi e i loro effetti sul mercato criptovalutario non tardano a emergere. Nelle scorse settimane la Banca Popolare Cinese ha infatti proibito alle banche e alle società d’investimenti l’offerta al pubblico di servizi aventi in oggetto Bitcoin e le altre criptovalute.
Gli effetti di queste limitazioni non hanno tardato a manifestarsi sul mercato, causando un vero e proprio tsunami ribassista che ha portato le quotazioni di Bitcoin ai minimi dallo scorso 8 maggio.
L’Oro digitale sta al momento recuperando debolmente le perdite degli ultimi giorni, continuando a mantenersi sotto i 40.000$. Tuttavia, alcuni esperti ipotizzano che la fine del Bitcoin sia ancora molto lontana e non manca chi crede ancora nel superamento dei 100.000$ di quotazione entro la fine dell’estate. Ci troviamo di fronte ad aspettative troppo ottimiste o esiste veramente la possibilità di assistere a un brusco rialzo della criptovaluta nei prossimi mesi?
Bitcoin: analisi di una caduta annunciata e di un potenziale nuovo massimo
Lo scorso 13 aprile le quotazioni del Bitcoin hanno raggiunto il loro massimo storico. Il valore di ogni singolo BTC superava i 60.000$ e la crescita su base annua era prossima al 300%. Da quel momento però per gli investitori che avevano allocato parte del loro capitale nell’Oro digitale si aprì una strada piuttosto impervia, con il prezzo della criptovaluta spinto verso il basso da una serie di fattori.
Le limitazioni delle autorità cinesi hanno dato il colpo di grazia all’andamento del Bitcoin, che in una settimana ha lasciato sul terreno il 20% del proprio valore, mentre su base mensile le perdite superano il 30%.
Al momento il Re delle altcoins sembra aver iniziato un leggero recupero, sebbene il suo prezzo continui a mantenersi sotto la soglia dei 37.000$. Non manca però chi ancora si dice fiducioso in un recupero della criptovaluta nei prossimi mesi, e il target di riferimento di alcuni esperti sembra virare al di sopra dei 100.000$ entro la fine dell’estate.
CEO di Ballet: Bitcoin oltre i 100.000$ malgrado restrizioni di Pechino
Di questo avviso sembra essere Bobby Lee, numero uno del wallet statunitense Ballet. Il founder della società sottolinea come in passato il governo cinese abbia già in più di un’occasione cercato di mettere in atto delle limitazioni considerevoli nei confronti del Bitcoin e delle criptovalute in generale, salvo poi rivedere in parte o interamente le proprie strategie.
L’ultima volta la Cina aveva preso provvedimenti rigidi su alcuni wallet, che si erano poi notevolmente ridimensionati. Il prezzo del Bitcoin era crollato, salvo poi tornare in forte rialzo e rompere la barriera dei 20.000$ di valore.
Se di dovesse ripetere la stessa crescita del passato, Lee non esclude che il valore di Bitcoin potrebbe davvero sfondare il tetto dei 100.000$. Non bisogna poi dimenticare che a settembre saranno lanciati negli USA i primi ETF su questa criptovaluta, elemento che verosimilmente favorirebbe una crescita rapida delle quotazioni dell’Oro digitale.
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