La Cina intensifica le restrizioni contro Bitcoin, che però stavolta non sembra (almeno per ora) risentirne. Il prezzo si mantiene infatti ancora prossimo ai 35.000$, ma cosa sta succedendo?
In Cina la Banca Popolare Cinese ha dato il via all’attuazione delle norme anti-cripto volute dal governo cinese lo scorso maggio. In base alle disposizioni, si proibisce il mining di criptovalute e l’utilizzo per le banche e le grandi società di investimento di sistemi di pagamento elettronico in criptovaluta.
I primi effetti dell’entrata in vigore di questa nuova normativa non si sono fatti attendere. La Banca Popolare Cinese ha infatti già imposto la chiusura ad alcune aziende pechinesi colpevoli di non aver seguito le nuove direttive. Sembra però che per sgonfiare le quotazioni di Bitcoin serva ben altro, dato che per il momento il Re delle criptovalute continua a mantenersi stabile attorno ai 35.000$.
Andiamo a vedere più nel dettaglio cosa sta succedendo.
BTC prossimo ai 35.000$: le restrizioni cinesi non bastano a farlo crollare
Contro i pericoli che il Bitcoin (e le criptovalute in generale) rappresenterebbe nei confronti dell’economia cinese, il governo di Pechino ha optato per misure alquanto draconiane. Si sa che la Cina in quanto a risolutezza non è seconda a nessuno, tuttavia in questo momento si è ben lontani dagli scenari che abbiamo già avuto modo di vedere nei mesi scorsi.
Bitcoin al momento sta andando in contro a un lieve calo del 2% (dato delle ore 9:00) ben lontano dai crolli che si sono registrati in seguito alle prime schermaglie tra i miners e le autorità cinesi. le quotazioni al momento oscillano in un range compreso tra i 34.000$ e i 35.000$, e la variazione di prezzo negli ultimi sette giorni è stata pari al +1%.
Tuttavia secondo alcuni esperti di criptovalute i primi effetti di questo nuovo giro di vite della Cina potrebbero colpire con maggior vigore nel lungo periodo, portando a una seconda grande perdita di capitalizzazione non solo per Bitcoin ma per tutto il mercato criptovalutario.
Problemi in vista per Bitcoin negli USA?
Anche dagli Stati Uniti potrebbero nei prossimi tempi giungere notizie non buone per gli amanti di Bitcoin. Infatti sia il Ministero del Tesoro USA sia la Federal Reserve si dicono favorevoli all’introduzione di normative volte a regolamentare il mercato criptivalutario. Ovviamente la regolamentazione delle criptovalute non è di per sé niente di negativo, ma sicuramente si tratta di un aspetto da non tralasciare se non si vogliono correre grandi rischi.
Sicuramente la salvaguardia degli investitori (specie dei piccoli) dalle grandi truffe a tema cripto e dalle manipolazioni di mercati è un punto sul quale le autorità USA non vorranno transigere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter