La SEC statunitense continua a rimandare l’ok sugli ETF di Bitcoin, nonostante si tratti di un prodotto finanziario molto atteso dagli investitori. Quanto si dovrà ancora attendere?
Con il termine ETF (acronimo di "Exchange Traded-Fund") ci si riferisce a un particolare tipo di fondo d’investimento in grado di replicare l’andamento di un sottostante. Gli ETF sono strumenti molto validi grazie alle basse commissioni e alla semplicità d’utilizzo, senza tralasciare il fatto che investire in un ETF assicura una certa flessibilità nelle strategie d’investimento.
Da alcuni anni a questa parte sono in molti a chiedere alla SEC l’autorizzazione per un Exchenge Traded-Fund su Bitcoin, ma fino a questo momento l’ente statunitense preposto alla vigilanza dei mercati sembra aver ignorato queste richieste.
Quali effetti potrebbe avere un ETF sull’andamento del Bitcoin? Perché ancora non si dispone di questo strumento?
ETF su Bitcoin: perché siamo ancora in alto mare?
Lo scorso 17 giugno era atteso il parere della SEC sulla domanda presentata dalla società statunitense di investimenti Invesco per un ETF sul Bitcoin. Purtroppo ancora una volta i vertici della SEC hanno deciso di rinviare la sua decisione, portando a 8 le domande di autorizzazione ancora in attesa di risposta.
Tra le richieste ce n’è anche una avanzata dalla società WisdomTree per un ETF basato su Ethereum. Tempo fa questa società aveva dichiarato in maniera ufficiosa di aver pensato anche ad altri ETF aventi come sottostanti altre criptovalute, progetto che al momento sembra però essersi arenato al pari di quello su Ethereum.
Molti analisti si interrogano sul perché la SEC continui a rinviare quello che potrebbe rappresentare il primo importante passo verso la regolamentazione del mercato criptovalutario. Fino a ora infatti questo mercato è del tutto privo di standard di base come ce ne sono nei mercati regolamentati, pur essendo presenti dinamiche che lo accostano a quest’ultimi.
Alcuni ipotizzano che dietro a questo comportamento della SEC si possa nascondere la riluttanza nell’occuparsi di un tema così spinoso. Per il momento una sola cosa è certa: per un ETF su Bitcoin bisognerà probabilmente attendere il 2022.
Quali effetti avrebbe un ETF sulle quotazioni del Bitcoin?
Se la SEC approvasse un ETF su Bitcoin, quali sono gli scenari che si potrebbero aprire?
Sicuramente un ETF a tema cripto richiamerebbe moltissimo l’attenzione degli investitori, sia professionisti che inesperti. Questa corsa all’acquisto dell’ETF porterebbe a un’inevitabile aumento delle quotazioni, ma la regolamentazione avrebbe come effetto anche un aumento degli standard di sicurezza.
Detto ciò, non bisogna pensare che questo si traduca in una riduzione delle oscillazioni di Bitcoin. La speculazione infatti è un elemento che continuerebbe ad aleggiare sul mercato criptovalutario, ma in questo momento è impossibile determinare in che modo potrebbe manofestarsi.
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