In Asia i listini scambiano ancora molto incerti, con le azioni cinesi che registrano nuove perdite. Negli USA si attende in giornata un nuovo comunicato della Fed, cosa potrebbe succedere?
In Asia si prospetta una nuova giornata di perdite, con i listini che in alcuni casi hanno toccato i loro minimi da inizio anno. Hong Kong recupera terreno ma non riesce a colmare il grande solco lasciato negli ultimi due giorni, mentre in Giappone la borsa torna a perdere punti dopo due giornate di rialzi.
Negli USA è atteso il nuovo comunicato della Federal Reserve su Inflazione e tapering, ma la cautela degli investitori gioca un brutto scherzo ai listini americani, che procedono tutti con segno negativo.
Parlando di materie prime, le quotazioni del petrolio registrano una moderata risalita.
Cosa sta succedendo nello specifico nelle varie piazze d’affari dei due continenti?
Asia: solo Hong Kong positiva, crollano azioni cinesi e giapponesi
In Cina le borse di Shanghai e Shenzhen stanno nuovamente rintracciando, con la prima che perde lo 0,66% mentre la seconda è debolmente sotto la parità (dato delle ore 9:30). Shanghai ha toccato il suo minimo trimestrale pari a 3.361,59 punti e si porta troppo vicino al suo minimo annuo di 3.359,55 punti registrato lo scorso marzo. Negli ultimi due giorni i listini del Dragone hanno bruciato più di 2,5 Miliardi di Dollari.
A Hong Kong si registra una progressione dell’Indice Hang Seng pari allo 0,99%, anche se ancora si è lontani dal colmare le perdite degli ultimi due giorni. Tra le azioni che stanno guadagnando maggior terreno troviamo quelle di Country Garden (+18%) e WuXi Biologics (+10,2%). Anche il titolo di Meituan è uno dei più tonici, crescendo di poco più del 5,6% (dato delle ore 9:30).
Corea del Sud e Giappone devono invece fare i conti con nuovi pesanti ribassi, con il KOSPI che cede lo 0,5% mentre il Nikkei225 perde quasi l’1% della capitalizzazione. A pesare su queste performance ci sono ovviamente anche i nuovi contagi da variante Delta e le stime del FMI sul rating di molti paesi asiatici, declassati a causa dell’inefficiente campagna di vaccinazione.
USA: in attesa di Powell le borse non brillano
I listini USA appaiono poco tonici e oggetto di pesati oscillazioni, tutto questo nel giorno in cui il Presidente della Federal Reserve Powell è chiamato a rassicurare nuovamente gli investitori sull’Inflazione e sulla prosecuzione delle manovre espansive.
In questo momento il listino che perde maggior terreno è il NASDAQ (-1,12%), seguito da S&P500 (-0,47%) e Dow Jones (-0,24%). I titoli tech sono oggetto di pesanti spinte ribassiste, e a registrare le performance peggiori sono le azioni di Amazon (-2%), Google (-1,6%) e Apple (-1,5%).
Nel frattempo le quotazioni de petrolio stanno salendo a seguito dell’inattesa diminuzione delle scorse statunitensi. Il Brent è al momento sopra i 73$ al barile, mentre il petrolio WTI è prossimo ai 72$ al barile.
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