Mentre negli USA i listini mostrano andamenti negativi, le borse asiatiche tornano a registrare importanti crescite. Sul fronte dei metalli, l’Oro tocca il suo massimo e si avvicina ai livelli di Luglio 2020.
Dopo un lunedì segnato da alcune significative perdite, le borse asiatiche sono tornate a pieno in territorio positivo. A Wall Street di contro si registrano performance negative di tutti i listini, con il NASDAQ che torna maglia nera e brucia quasi 1 Miliardo di Dollari di capitalizzazione.
Gli investitori sembrano essere ancora molto perplessi sull’andamento dell’Inflazione USA e questi timori si riflettono sull’andamento delle materie prime, con l’Oro che raggiunge il suo picco da più di tre mesi a questa parte.
Analizziamo più da vicino la situazione nelle principali borse asiatiche e statunitensi.
Asia: tutti i listini guadagnano punti, Tokio e Hong Kong sono le migliori
In Cina i listini di Shenzen e Shanghai guadagnano rispettivamente l’1,74% e lo 0,32%, dopo un inizio di seduta non molto dinamica per Shenzen, che aveva registrato una perdita di quasi lo 0,32% .
Tokio e Hong Kong si stanno rivelando le piazze migliori del continente, con la borsa giapponese che supera il +2,09% nonostante i dati sul PIL giapponese, che per la prima volta in 12 mesi torna a contrarsi. Al Nikkei i rialzi più notevoli stanno interessando i titoli del colosso metallurgico Japan Steel Works e del grande gruppo assicurativo T&D Holdings, che crescono rispettivamente del 9,41% e del 7,47%.
L’Indice Hang Seng di Hong Kong cresce invece dell’1,33% e le azioni di Alibaba tornano a guadagnare terreno dopo il brusco calo registrato lo scorso 14 maggio.
A Seul il KOSPI guadagna +1,23% e si porta molto vicino al picco massimo registrato su base settimanale.
Borse USA in stallo, ma i metalli toccano nuovi massimi
Negli Stati Uniti i listini registrano tutti performance negative, con il NASDAQ che perde lo 0,6%, seguito da S&P500 che arretra di quasi lo 0,26%. Trai giganti del web, le azioni di Microsoft sono quelle che stanno uscendo maggiormente danneggiate da questa seduta, con il loro valore in ribasso di poco più dell’1,2%. Perdono molto terreno anche le azioni di Tesla, che passano da 586$ di inizio seduta agli attuali 576,8$ (dato delle ore 10:00). Il Dow Jones riesce invece a contenere le perdite grazie ai rialzi che stanno interessando i titoli dell’industria petrolifera e metallurgica, ma nel complesso le perdite sono pari allo 0,16%.
Sul fronte delle materie prime appare ormai evidente che l’Inflazione USA sta avendo influenze positive sulle quotazioni dell’Oro, che ora sono ai massimi da quasi quattro mesi a questa parte.
Il bene rifugio per antonomasia è tornato ai valori registrati a luglio 2020, con il prezzo prossimo ai 1.870$ all’oncia. Sono nell’ultimo mese l’incremento delle quotazioni è stato superiore al 5%.
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