Borse asiatiche sotto pressione, aleggiano ancora incognite Evergrande ed energia

Gabriele Stentella

27/09/2021

27/09/2021 - 11:12

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Gli indici cinesi sono ancora scossi dalle vicende di Evergrande, la quale sembra essere sempre più vicina al default. Anche l’impennata di petrolio e gas è l’osservata speciale delle ultime ore.

In Asia le azioni scambiano miste, con le piazze d’affari di Cina e Hong Kong che guardano ancora a quanto sta succedendo a China Evergrande Group, la cui crisi non è ancora alle spalle.

Negli scorsi giorni Evergrande non ha rispettato un’importante scadenza su un bond off-shore che avrebbe dovuto rendere diversi milioni di Dollari al suo possessore. Il governo cinese ormai non nega più il possibile fallimento del gruppo immobiliare cantonese, le cui sorti rimangono appese a un filo.

Anche quanto sta accadendo nel settore energetico desta preoccupazione nel continente, dato che gas naturale e petrolio sono arrivati a nuovi massimi. Analizziamo la situazione nelle borse asiatiche e cosa sta accadendo a petrolio e gas naturale.

Cina e Hong Kong ancora negative a causa di Evergrande

In Cina la borsa di Shanghai ha chiuso la giornata perdendo poco più dello 0,84%, dimostrandosi la peggiore del continente. Anche nel listino di Shenzhen i titoli del Dragone hanno arrancato, limitando tuttavia le perdite a -0,09%. Hong Kong invece era stata segnata da forti rialzi nelle prime ore di contrazione, salvo poi perdere progressivamente quota e chiudere a -0,09%. Nel listino dell’ex colonia britannica guadagnando terreno Meituan (1,55%) e Tencent (+0,61%), mentre la giornata non ha sorriso a Xiaomi (-2,25%) e Alibaba (-1,87%).

A sorpresa le azioni di China Evergrande Group ha chiuso la seduta in rialzo di oltre l’8%, elemento che tuttavia non basta a cancellare la forte inquietudine che gli investitori e analisti nutre ancora nei confronti della società di Shenzhen. Nelle ultime ore le autorità cinesi hanno confermato la notizia secondo la quale i conti bancari della società sono stati posto sotto controllo per impedire che i fondi ivi contenuti siano impiegati per ripagare i creditori. Essi dovrebbe infatti essere impiegati solo per onorare le numerose commesse ancora ferme che Evergrande ha accumulato in quasi tutta la Cina.

Anche in Giappone la borsa ha chiuso in leggero ribasso (-0,03%), mentre le azioni della Corea del Sud si sono mosse in direzione opposta. Infatti il KOSPI ha recuperato quasi lo 0,28% su base giornaliera.

Petrolio e gas osservati speciali in Asia e USA

Come premesso nell’introduzione, anche i nuovi rialzi che stanno interessando le materie prime sono oggetto di attenzione da parte degli analisti e dei traders.

La scorsa settimana la grande banca USA Goldman Sachs aveva corretto le sue previsioni circa il futuro del greggio, dato possibilmente a 100$ al barile nel caso in cui si verificasse un progressivo rally anche del gas naturale. Nelle ultime ore entrambe queste materie prime sono tornata a livelli che preoccupano non solo l’Europa per l’aumento dei prezzi energetici, ma anche gli Stati Uniti per la possibile spinta all’Inflazione.

Oggi le borse USA sono ancora chiuse per la pausa del fine settimana, ma non si esclude che nella giornata di domani il petrolio e il gas naturale saranno i principali "Kingmaker" degli scambi.

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