Le borse asiatiche e statunitensi mostrano già i primi effetti del comunicato Fed con il quale si prospetta un ipotetico allentamento della politica monetaria. Cosa bisogna aspettarsi?
In Asia e negli USA le azioni stanno registrando notevoli oscillazioni, influenzate soprattutto dal comunicato della Federal Reserve. La banca centrale americana ha infatti reso nota la possibilità di allentare l’acquisto di asset e questo è bastato per ridimensionare le aspettative degli investitori. Tuttavia, questa possibilità non sembra essere imminente nel breve periodo.
Le borse di Cina, Corea del Sud e Hong Kong si rivelano poco performanti, mentre di contro la borsa giapponese riesce a rialzare debolmente la testa, seppur non riesca a recuperare le ingenti perdite della giornata di ieri. Anche sul fronte delle materie prime si rilevano forti ribassi.
Andiamo ad analizzare più dettagliatamente la situazione nei principali listini asiatici e americani.
Asia: Nikkei torna a crescere, la le azioni cinesi e coreane sono ancora deboli
In Giappone le azioni stanno lentamente tornando a riacquistare valore dopo il brusco crollo di ieri, in cui l’Indice Nikkei aveva perso più dell’1,3%. I titoli giapponesi crescono mediamente dello 0,19%, dopo aver toccato il loro massimo dell’1% alle ore 6:20 svizzere.
In Cina sono l’Indice Shenzhen sta viaggiando debolmente in territorio positivo, guadagnando lo 0,23%, mentre a Shanghai le azioni stanno sottoperformando. Dopo aver guadagnato lo 0,45% nella notte, l’Indice è infatti crollato e attualmente i suoi titoli hanno perso mediamente lo 0,11% del loro valore.
Anche KOSPI e Hang Seng perdono capitalizzazione, con la borsa coreana che scende di 10,77 punti (vale a dire -0,34%) mentre quella di Hong Kong lascia sul terreno 166 punti (equivalenti a quasi -0,59%).
USA: Fed non pensa di ridurre la politica accomodante nel breve periodo, listini tutti negativi tranne il NASDAQ
Il contenuto dei verbali della Federal Reserve ha lasciato spazio a un possibile allentamento delle politiche monetarie espansive, sebbene i vertici della banca centrale abbiano precisato che al momento questa possibilità si esclude per il breve periodo. Quindi, la banca centrale statunitense sembra essere più indirizzata verso un abbandono delle sue misure solo se l’economia statunitense dovesse mostrare dei fortissimi segnali di ripresa.
A Wall Street gli investitori sembrano tuttavia mantenere una forte cautela e solo il NASDAQ registra buone performance. Il listini dei titoli tecnologici ha infatti recuperato le forti perdite registrate a partire dal 18 maggio e al momento sta guadagnando lo 0,15%. Tra le azioni tech le migliori sono quelle di Facebook, che rimbalzano dell’1,17% e si portano molto vicine al valore di 319$ per azione dello scorso 7 maggio. Dow Jones e S&P500 perdono invece rispettivamente lo 0,48% e lo 0,29%
Parlando di materie prime, i principali metalli stanno perdendo valore a causa delle preoccupazioni legate all’Inflazione e delle azioni messe in campo dal governo cinese per mantenerne stabili i prezzi. Tra i pochi metalli che mantengono alte le proprie quotazioni troviamo l’Oro, che guadagna lo 0,22% e si porta a 1.536$ all’oncia.
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