Le autorità svizzere hanno confermato la positività alla variante indiana del coronavirus di un passeggero giunto dall’India a marzo. Il paese asiatico potrebbe presto entrare nella lista dei paesi a rischio.
Sabato 24 aprile l’Ufficio federale della sanità pubblica ha comunicato il primo caso di positività alla variante indiana del virus SARS-CoV-2 registrato in Svizzera. Il soggetto risultato positivo proveniva proprio dallo stato asiatico che in questi giorni sta conoscendo una preoccupante impennata dei contagi da nuovo coronavirus, alla quale si aggiungono migliaia di decessi legati alla malattia COVID-19.
Nei prossimi giorni non è da escludere il possibile ingresso dell’India nella lista dell’UFSP riguardanti i paesi con un alto rischio di contagio.
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Il passeggero positivo alla variante indiana aveva fatto scalo in un aeroporto UE
Stando a quanto riportato dai portavoce dell’Ufficio federale di sanità pubblica, il soggetto risultato positivo alla nuova variante indiana del SARS-CoV-2 sarebbe atterrato nel nostro paese a marzo. Il campione positivo alla variante B.1.617 è stato raccolto nel Canton Soletta, per poi essere sequenziato a Basilea presso la sede locale del Politecnico Federale di Zurigo.
Il paese di provenienza era l’India, ed il passeggero avrebbe anche eseguito uno scalo in un paese dell’Unione Europea, anche se l’UFSP non ha reso noto l’aeroporto in cui si sarebbe verificato questo scalo. Anche la nazionalità del passeggero è per il momento ignota.
UFSP: l’India potrebbe entrare presto nella Lista dei Paesi a rischio
Alla luce di questa notizia, e considerando i timori che questa nuova variante sta suscitando in tutto il vecchio continente, La Svizzera sta considerando il possibile inserimento dell’India tra i Paesi a rischio.
Fino ad ora il paese asiatico non era incluso nella lista dei Paesi a rischio a causa delle scarse informazioni riguardanti la nuova variante scoperta. Nel frattempo il capo de Dipartimento Federale per l’Interno Alain Berset sottolinea che al momento non esistono collegamenti aerei diretti tra la Svizzera e l’India.
Al momento la variante B.1.617 è stata rilevata anche in altri paesi europei, come Italia, Belgio, Grecia e Regno Unito.
India: più di 2600 decessi al giorno e strutture ospedaliere collassate
La situazione pandemica in India è ormai fuori controllo, complice anche la diffusione della nuova variante indiana. Negli ultimi giorni sono stati registrati più di 2600 decessi giornalieri, a fronte di quasi 350.000 nuovi contagi. Le strutture ospedaliere, già molto fragili, sono collassate sotto il peso dei ricoveri sempre più frequenti.
In molte grandi città indiane, come la capitale Nuova Delhi, le scorte di ossigeno destinate ai pazienti con grave insufficienza respiratoria sono ormai scarse. Le autorità stanno cercando di far fronte a questa mancanza di ossigeno grazie a convogli ferroviari adibiti al trasporto di bombole di ossigeno.
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