In Svizzera non sarà richiesto il Certificato Covid per accedere alle piste da sci e agli impianti di risalita del Paese
L’associazione di categoria degli impianti sciistici ha preso una decisione definitiva relativa alla possibile introduzione dell’obbligo di presentazione del Covid pass, per accedere alle piste da sci, paventata nelle scorse settimane.
Il prossimo inverno in Svizzera si scierà senza la necessità di produrre il Certificato vaccinale per avere libero accesso alle piste e agli impianti.
Certificato COVID su piste e impianti
L’indicazione generale emersa nelle scorse settimane, era orientata a seguire l’esempio di quanto avevano già stabilito gli altri Paesi confinanti lungo l’arco alpino. Ad oggi tuttavia è stato deciso che durante la prossima stagione invernale non sarà previsto in Svizzera l’obbligo di presentazione del Pass Covid.
L’unica indicazione per i clienti è quella di indossare la mascherina durante le fasi di trasporto sulle funivie. Trattasi di una raccomandazione concordata con le autorità della Confederazione.
In tema di restrizioni, o meglio di non restrizioni, la Confederazione aveva già agito lo scorso inverno in controtendenza con gli altri Paesi europei, tenendo aperti tutti gli impianti sciistici senza restrizioni.
Tutto pronto in Ticino
In Ticino e nei Grigioni dunque, la stagione dello sci si prepara a partire con la decisione definitiva di non introdurre l’obbligo di presentazione di Certificato Covid, per aver libero accesso agli impianti sciistici.
Le obiezioni di chi sostiene la posizione del liberi tutti senza imposizioni, sottolineano come durante la scorsa stagione invernale gli impianti sciistici abbiano ampiamente dimostrato di essere perfettamente in grado di garantire ai propri clienti ed ospiti momenti di sport e di svago all’insegna della totale sicurezza.
Piste da sci: le regole in Italia
Le indicazioni per sciare in Italia sono chiare: green pass obbligatorio per accedere a piste e impianti, oltre a indossare la mascherina negli spazi comuni. Il banco di prova delle nuove disposizioni è andato in scena a Cervinia, Valle d’Aosta, dove la stagione invernale è partita ufficialmente il 16 ottobre. Qui le regole prevedono inoltre l’acquisto online delle tessere giornaliere e plurigiornaliere.
Secondo quanto stabilito dal protocollo sottoscritto da FISI - Federazione Italiana Sport Invernali - e dalle associazioni che operano nel settore, la capienza delle seggiovie è ammessa al 100% se non viene abbassato lo schermo paravento (in caso di utilizzo della protezione, la capienza si riduce all’80%).
Per cabinovie e funivie, la soglia di occupazione non dovrà superare mail l’80%, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina.
La situazione in Austria
Le misure di sicurezza adottate in Austria si sviluppano su tre livelli valide per la stagione autunnale e invernale. Il primo livello - quello attualmente in vigore - prevede l’obbligo del tampone negativo, della vaccinazione completa o di un certificato di guarigione per accedere agli impianti di risalita.
Indispensabile indossare la mascherina anche sulle funivie. Gli sportivi di età inferiore a 12 anni sono esentati da questi obblighi.
I Paesi alpini non sono dunque allineati sulle regole di sicurezza anti-Covid e sulle prescrizioni vigenti sulle piste da sci.
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