Secondo la China Securities Depository and Clearing Corporation Ltd. in agosto i listini cinesi avrebbero raccolto oltre 1,87 Miliardi di Dollari dagli investitori cinesi e stranieri.
Le azioni del Dragone continuano a fare gola agli investitori, sia cinesi che stranieri. A testimoniarlo sono i dati forniti dalla China Securities Depository and Clearing Corporation Ltd., società che agisce come depositario centrale dei titoli azionari cinesi, proprietaria inoltre del 50% degli Indici di Shanghai e Shenzhen.
Cosa riferiscono i dati? E in che modo si sono mossi fino a questo momento i due listini cinesi?
Oltre 1,87 Miliardi di Dollari investiti in Cina ad agosto
Secondo quanto riferito dalla società, nel mese di agosto i due listini cinesi sono stati capaci di attirare enormi capitali sia dagli investitori cinesi che da quelli stranieri. Nel complesso la capitalizzazione dell’intero ecosistema azionario del Dragone ha registrato un aumento superiore a 1,87 Miliardi di Dollari USA nel corso del mese precedente. Se confrontato con il dato dell’agosto 2020 si noterà subito una progressione pari a poco più del 4,4%.
Il totale degli investitori che in data 31 agosto avevano eseguito almeno un’operazione di acquisto nel listino di Shanghai i Shenzhen era pari a 192,1 milioni. Nello stesso periodo dell’anno precedente questo dato era inferiore di oltre l’11%.
Un ulteriore dato interessante riguarda la composizione della schiera dei nuovi investitori che le azioni cinesi sono state in grato di attrarre. Infatti la maggioranza di loro erano persone fisiche, ossia privati investitori che non si appoggiano a società finanziarie. Il loro numero aveva superato di poco gli 1,86 milioni, mentre le nuove società istituzionali cinesi (ossia quelle controllate dalle istituzioni) erano circa 4.800.
L’andamento dei listini cinesi negli ultimi tre mesi
L’andamento su base trimestrale delle due borse cinesi non è stato omogeneo. Infatti mentre l’Indice Shenzhen è calato del 4,8%, quello di Shanghai ha contenuto le perdite sotto lo 0,58%.
Nella settimana compresa tra il 22 luglio e il 28 luglio - giorni in cui si verificò il terribile crollo delle azioni cinesi a Hong Kong con ripercussioni su tutta l’Asia - la borsa di Shenzhen lascio sul terreno poco più del 7,7% della propria capitalizzazione. Di contro, Shanghai perse poco più del 5,95%. Nel corso del mese successivo le azioni quotate nelle due borse ripresero quota, ma anche in questo caso Shanghai si dimostrò più reattivo. Infatti tra il 29 luglio e il 29 agosto la variazione positiva fu pari al 3,43%, mentre a Shenzhen non si superò il +0,63%.
Su base settimanale infine i due indici si mantengono in territorio positivo, ma se Shenzhen ha guadagnato appena lo 0,92%, Shanghai si è portato oltre il 2,4%.
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