Il debito pubblico raggiunge i 661.7 milioni (+12.6 milioni; + 1.9%), condizionato dal volume di investimenti.
Il Municipio di Lugano ha approvato oggi il Consuntivo 2022 con un avanzo d’esercizio di 12.7 milioni di franchi, in netto miglioramento rispetto al disavanzo di preventivo. Questo risultato ha confermato la ripresa economica registrata nel 2022 dopo il lungo periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19.
Il conflitto in Ucraina ha ridimensionato questo dato, creando una situazione di instabilità politica ed economica caratterizzata dalla ripresa dell’inflazione e dal repentino aumento dei tassi di interesse. Il Municipio ha mantenuto la valutazione prudenziale del gettito di consuntivo confermando le aspettative definite a preventivo (251 milioni di franchi). Il gettito delle sopravvenienze d’imposta per le persone fisiche (48.1 milioni a consuntivo; 27.5 a preventivo) e per le persone giuridiche (19.1 milioni a consuntivo; 12.5 a preventivo) ha generato una significativa differenza rispetto al preventivo. Le entrate totali delle sopravvenienze è di 27.2 milioni.
La differenza tra le sopravvenienze registrate a consuntivo e il dato di preventivo è dovuto alla difficoltà di prevedere i tempi e l’ammontare delle tassazioni degli anni precedenti riscosse nel 2022, che determinano il superamento delle aspettative e il relativo avanzo d’esercizio.
I costi rilevati a consuntivo rispettano le attese di preventivo: la maggior spesa si fissa in 2.4 milioni (+0.5%). Da parte sua, la Commissione della Gestione nel suo rapporto al preventivo 2022 indicava in 450 milioni l’auspicato ammontare dei costi operativi. L’auspicio è stato rispettato, considerato che il consuntivo 2022 presenta un totale dei costi operativi di 441.5 milioni.
Per contro, i ricavi hanno avuto i maggiori incrementi, chiudendo con un +39.3 milioni di franchi, in buona parte riconducibili alle maggiori sopravvenienze d’imposta. L’ammontare dei debiti a breve, medio e lungo termine, che si fissa a 921.1 milioni di franchi (contro 906.4 milioni a fine 2021) è stabile. Malgrado l’inversione di tendenza subita dai tassi d’interesse nel corso degli ultimi mesi del 2022, la Città ha potuto sostituire un prestito obbligazionario di 100 milioni, scaduto nel giugno 2022, con un altro prestito a condizioni migliori rispetto a quanto preventivato. Il tasso medio d’interesse sull’indebitamento della Città scende dall’1.08% all’1.04%.
Gli ammortamenti su beni amministrativi ammontano a 35.5 milioni, con una riduzione di 4.2 milioni rispetto ai preventivati 39.7 milioni. Il minor costo per ammortamenti di 4.2 milioni deriva dalla sospensione degli ammortamenti sulle canalizzazioni e le opere di depurazione che saranno recuperati tramite l’emissione dei contributi della Legge cantonale d’applicazione della Legge federale contro l’inquinamento delle acque.
A consuntivo 2022 l’aliquota media degli ammortamenti è quindi dell’8.06%, rispetto al 9.10% di preventivo. A consuntivo 2021 gli ammortamenti su beni amministrativi sono stati di 39 milioni, con un’aliquota media pari al 9.33%. Gli investimenti netti in beni amministrativi ammontano a 60.8 milioni. In particolare, si evidenziano i 74.2 milioni di opere realizzate (in linea con le previsioni di 79.5), mentre le minori entrate (-6.8 milioni) sono principalmente dovute al differimento dell’incasso dei previsti 10 milioni di contributi per la costruzione di impianti di depurazione (LALIA) relativi all’anno 2022. A consuntivo 2021 gli investimenti in beni amministrativi realizzati (70.5 milioni) avevano generato investimenti netti di 61.6 milioni.
Rispetto alle attese di preventivo, l’autofinanziamento migliora di 32.7 milioni e il suo grado si fissa al 79.19% contro il 26.06% di preventivo. Risultato di tutto rispetto, se consideriamo i citati 10 milioni di contributi di costruzione per impianti di depurazione (LALIA) per il 2022 che, se fossero stati emessi, avrebbero portato a un grado di autofinanziamento del 95%.
Il capitale proprio si fissa a 136.5 milioni, rispetto a 123.8 mio nel 2021 e a 117.6 mio nel 2020.
Il debito pubblico raggiunge i 661.7 milioni (+12.6 milioni; + 1.9%), risultato condizionato anche dall’importante volume di investimenti realizzati.
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