Contratti Forward: cosa sono e come funzionano

Gabriele Stentella

05/08/2021

06/08/2021 - 10:18

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Nel linguaggio finanziario si parla spesso di contratti forward, ma cosa caratterizza questa tipologia di derivati?

Al pari di strumenti quali futures e opzioni, i contratti forward sono titoli finanziari derivati ancorati a un asset finanziaria (azioni, indici, commodity etc.).

I forward non sono negoziati all’interno di circuiti regolamentati e sono utilizzati per lo più come copertura al fine di limitare la volatilità del sottostante. Ma cosa funzionano propriamente i contratti forward? Cosa li differenzia dai contratti futures e quali rischi comportano? Prima di cominciare, è doveroso premettere che quanto segue ha carattere puramente informativo e non rappresenta un incentivo all’investimento.

Contratti forward: come funzionano ed esempi pratici

Un contratto forward rappresenta un accordo tra due parti, le quali si accordano per la vendita o l’acquisto di un sottostante entro una determinata scadenza a un prezzo prestabilito. Data la sua estraneità ai circuiti regolamentati, è assai difficile stimare il reale volume d’affari di questa tipologia di derivati.

Di seguito un esempio pratico sul funzionamento di un contratto forward che ha come sottostante una materia prima agricola, come per esempio il grano.

Ipotizziamo che un investitore voglia stipulare un contratto forward con la controparte per l’acquisto di 1.000 kg di grano a 10$ al kg dopo 10 giorni. Ne segue che l’importo complessivo di questo scambio sarà pari a 10.000$. L’investitore del nostro esempio ha interesse nell’acquistare il grano a tale cifra perché prevede che entro due settimane dalla stipula del contratto il prezzo del grano subirà una rapida impennata.

La controparte accetta di sottoscrivere questo contratto forward. Dopo 10 giorni avviene lo scambio. Si aprono pertanto due scenari possibili:

  • Il prezzo al kg del grano è cresciuto oltre i 10$: l’investitore paga 10.000$ alla controparte e ora è libero di rivendere sul mercato la stessa quantità a un prezzo maggiore.
  • Il prezzo al kg del grano è sceso o rimasto stazionario: l’investitore paga alla controparte 10.000$, andando in contro a una potenziale perdita.

Le principali differente con i futures e i rischi dei contratti forward

In alcuni casi si tende a far confusione tra questi due termini, utilizzando come fossero sinonimi. In realtà le differenze tra futures e forward sono molte:

  • I futures sono negoziati in mercati regolamentati, i forward invece non lo sono;
  • Nei forward solitamente non sono richiesti premi, mentre nei futures c’è l’obbligo di pagare una determinata cifra all’inizio;
  • I forward sono negoziati direttamente tra le parti, i futures sono invece scambiati sul mercato;
  • Nei contratti futures la Camera di compensazione svolge la funzione di garante, mentre per i forward non è prevista alcuna garanzia;
  • I futures possono maturare anche prima della consegna dell’asset, mentre i forward maturano solo a consegna avvenuta;

Alla luce di ciò appare evidente quale sia il grande problema dei forward. Tornando all’esempio di prima, ipotizziamo che il prezzo del grano al kg sia salito fino a 20$. Per la controparte si configurerebbe una perdita, dato che per garantire quei 1.000 kg di grano deve usare i 10.000$ che riceverà dall’investitore più una somma uguale messa di tasca propria. Se la controparte non volesse rispettare questo patto, l’investitore non avrebbe alcuna tutela.

In determinate condizioni i contratti forward possono pertanto essere soggetti a un elevato rischio di insolvenza. Di contro c’è da precisare che gli investitori professionali o le grandi società molto raramente stipulano contratti forward con soggetti dalla dubbia reputazione.

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