Con questa sanzione, di fatto, la Russia sarebbe esclusa dalla maggior parte delle transazioni finanziarie internazionali. Inclusi i pagamenti della fornitura di petrolio e gas, che rappresentano oltre il 40% delle entrate del Paese.
In tema di sanzioni contro la Russia, si sente spesso parlare di bloccare l’accesso a Mosca al sistema Swift. Ma perché questo intervento è così importante?
Swift e la reazione dell’Occidente
Dopo l’invasione dell’Ucraina, i Paesi occidentali hanno definito una serie di sanzioni mirate a penalizzare l’economia guidata da Vladimir Putin. Tra le tante finite nell’elenco redatto dai governi, c’è anche l’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti internazionali denominato con la sigla Swift.
Che cos’è Swift
Lo Swift - acronimo che sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, cioè letteralmente Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali - è il sistema che permette di effettuare i pagamenti internazionali.
Attraverso lo Swift, le banche si scambiano le informazioni necessarie per consentire pagamenti transfrontalieri rapidi e sicuri, permettendo al commercio internazionale di fluire senza intoppi e con tutte le garanzie necessarie.
Un po’ di storia
Swift nasce negli anni ’70 come cooperativa di migliaia di istituzioni associate che utilizzano il medesimo servizio. Si tratta di una rete informatica che unisce circa 11.000 istituzioni finanziarie sparse nel mondo.
Alla base dello Swift ci sono dunque scambi di messaggi tra le banche su transazioni che stanno per verificarsi.
Oggi il sistema Swift è utilizzato per un’ampia varietà di azioni, comprese transazioni di sicurezza, di tesoreria, commerciali e di sistema. Si calcola che ogni giorno avvengono in media 42 milioni di messaggi.
Come funziona il sistema Swift
Il sistema assegna a ciascuna organizzazione finanziaria un codice univoco che contiene 8 o 11 caratteri. Il codice è chiamato in modo intercambiabile codice identificativo bancario (BIC), codice SWIFT, ID SWIFT o codice ISO 9362.
Quando un cliente deve inviare del denaro da una banca di un dato Paese, ad un’altra banca di un altro Paese, utilizza il codice Swift univoco per la filiale destinataria e il pagamento avviene regolarmente con le garanzie necessarie.
Perché escludere la Russia dallo Swift
Con questa sanzione, di fatto, la Russia sarebbe esclusa dalla maggior parte delle transazioni finanziarie internazionali. Inclusi i pagamenti della fornitura di petrolio e gas, che rappresentano oltre il 40% delle entrate del Paese.
Se da un lato l’intervento potrebbe mettere in ginocchio l’economia di Mosca, che di fatto sarebbe impossibilitata a incassare somme provenienti dall’estero, dall’altra esistono possibili scappatoie che potrebbe ridurre l’impatto di questa misura. Ad esempio, come scrive il giornale economico money.it, gli istituti russi potrebbero anche far transitare i pagamenti in entrata su Paesi amici, che non hanno imposto sanzioni, come la Cina, che ha istituito un proprio sistema parallelo a quello Swift.
Il rischio di una contro-reazione
Resta poi aperta la questione legata alle ritorsioni che la Russia potrebbe attivare, nel caso in cui non vedrebbe saldati i conti delle forniture delle materie prime inviare in molti Paesi. Il possibile blocco di gas e petrolio spaventa molte economie dell’Unione Europea, che rischiano di vedersi chiudere i rubinetti, con il pericolo di un blocco generale della loro economia.
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