Covid: 11.167 contagi. Elaborato un piano per il coordinamento degli ospedali

Laura Bordoli

15/12/2021

16/12/2021 - 08:56

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Nelle ultime 24 ore in Svizzera si registrano 11.167 nuovi contagi. La pressione sui reparti di cure intense rimane elevata e viene elaborato un piano per il loro coordinamento. Intanto i Cantoni si dividono sulle nuove misure

Covid: 11.167 contagi. Elaborato un piano per il coordinamento degli ospedali

Nelle ultime 24 ore, in Svizzera si sono registrati 11.167 nuovi contagi, 41 decessi e 220 ricoveri per il Covid-19, secondo i dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

I reparti di terapia intensiva restano dunque sotto pressione con i pazienti Covid che occupano il 33,5% dei letti di terapia intensiva, poco meno di un quinto dei quali resta a disposizione.

Il tasso di positività si attesta al 14,26%.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 66,54% della popolazione in Svizzera è totalmente vaccinata, dato che sale al 75,72% se si escludono gli under-12.
Per quanto riguarda gli over-65, il tasso di vaccinazione si eleva all’89,67%.

La situazione in Ticino

Aumentano i contagi nelle ultime 24 ore nel Canton Ticino, si contano 264 casi, 33 in più di ieri, un record da gennaio.
I numeri aggravano nuovamente la situazione degli ospedali ticinesi.
Sono cinque i nuovi ricoveri che portano il totale a 102, superando soglia 100. Due di loro sono stati ricoverati in terapia intensiva, portando il numero complessivo dei posti letto occupati a 14.

Dopo le 3 vittime dei due giorni precedenti non si registrano decessi.
Sono due le nuove quarantene di classe per un totale di 24 attive sul territorio.
Nelle case di riposo non si registrano nuovi contagi e il numero rimane stabile a tre.
Sul fronte dell’immunizzazione, il 69,8% della popolazione ticinese risulta completamente vaccinata.

Elaborato un piano per il coordinamento dei reparti di cure intense

La situazione pandemica si sta rivelando difficile soprattutto per gli ospedali e in particolare per le unità di terapia intensiva.
Ogni reparto di cure intensive è parte di una rete ospedaliera per i trasferimenti e l’accoglienza dei pazienti.
Sfruttando questa rete, l’obiettivo del Paese è di equilibrare i livelli di occupazione degli ospedali ed evitare il sovraccarico garantendo una capacità di accoglienza omogenea in tutte le strutture del territorio.
Dunque, in caso di un grado di occupazione elevato, pari o superiore all’85%, e di una percentuale di almeno il 50% di pazienti infetti, verranno organizzati trasferimenti in altre strutture meno sature del Cantone di appartenenza o della regione.

I Cantoni sono divisi sulle nuove misure

I Cantoni, anche se non tutti, sono 11 infatti quelli che mancano all’appello, hanno espresso la loro posizione sulle misure anti-Covid proposte dalla Confederazione.

Il Canton Ticino è favorevole ad agire con misure più restrittive per arginare la situazione pandemica purché siano tenute in considerazione le differenze regionali.
Dunque, si esprime a favore della versione uno delle due varianti di provvedimenti restrittivi discusse venerdì, ovvero l’introduzione del 2G, il certificato solo per guariti o vaccinati, ma senza chiusure forzate di bar e ristoranti.
Invece, Basilea Città, Soletta, Argovia, Vaud e Zurigo sono favorevoli all’introduzione del 2G Plus, ossia ad aggiungere il requisito di un tampone negativo per l’accesso ai locali pubblici (consentito solo a guariti e vaccinati) a eccezione dei ristoranti.
Per quanto riguarda il telelavoro, la maggioranza dei cantoni finora è a favore. Solo cinque sono contrari: (Zurigo, Friburgo, Nidvaldo, Ticino e Basilea Campagna.
La decisione del governo sarà comunicata venerdì.

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