Continua l’ondata pandemica nel nostro Paese. Ecco il punto su fase endemica, nuove misure, isolamento e quarantena.
Il Consiglio federale ha deciso mercoledì scorso di non introdurre nuove misure e ha messo in consultazione la proroga di quelle attuali fino a marzo 2022.
Infatti, secondo molti esponenti politici elvetici, tra cui il consigliere federale Alain Berset, "prima o poi tutti i cittadini entreranno in contatto con il virus e con questa quarta ondata pandemica potremmo essere alla vigilia di una svolta, ovvero il passaggio da una fase pandemica a una fase endemica, tenendo conto anche delle persone vaccinate e guarite".
Stando agli ultimi dati, il tasso di immunità della popolazione di oltre 20 anni è di almeno il 90% e si prevede un raggiungimento del picco di nuove infezioni nelle prossime due settimane che potrebbe essere seguito dalla discesa dei nuovi casi giornalieri e da un miglioramento generale della situazione nel Paese.
Inoltre, secondo il ministro della Sanità Berset, se la situazione dovesse migliorare, le misure restrittive potrebbero essere adeguate o eliminate prima della fine di marzo.
Riduzione di isolamento e quarantena
Il Governo ha anche recentemente deciso di ridurre l’isolamento per chi è risultato positivo al Covid-19 a cinque giorni a condizione di non avere più sintomi da almeno 48 ore.
Anche la quarantena per chi è stato in contatto con un positivo è stata ridotta a cinque giorni e limitata alle persone che vivono o hanno avuto contatti regolari e ravvicinati con la persona contagiata.
Sono esentate dalla quarantena le persone vaccinate o guarite da meno di quattro mesi.
Le motivazioni della decisione derivano dalla diminuzione dei ricoveri e dell’utilizzo delle unità di terapia intensiva nonostante l’aumento esponenziale del numero di casi positivi. Infatti, con l’arrivo della variante Omicron, le persone vaccinate o guarite hanno meno probabilità di essere ricoverate rispetto alla Delta.
Nuovi dati scientifici confermano inoltre che la terza dose riduce notevolmente il rischio di ricovero in ospedale. La vaccinazione continua quindi a offrire la migliore protezione contro i decorsi gravi e le conseguenze a lungo termine della malattia.
In aggiunta, con la variante Omicron, l’intervallo di tempo tra infezione e trasmissione del virus si è ridotto.
Per questi motivi, ma anche per far fronte ai problemi dati dal numero elevato dalle persone finite in quarantena e in isolamento, primo fra tutti la mancanza di personale negli ospedali, scuole e trasporti, il Consiglio federale ha deciso di ridurre la loro durata.
Inoltre, in merito a questa decisione, il presidente Ignazio Cassis ha affermato che «Le prime constatazioni scientifiche indicano che cinque giorni sono sufficienti per ridurre il rischio di contagiare altri».
Quarantena: possibile abolizione?
Il Ministro della sanità Berset ha affermato mercoledì che “è in discussione con i Cantoni anche la possibilità di abolire completamente la quarantena, soprattutto in considerazione delle grandi assenze nel mondo del lavoro” e sono molte le personalità del territorio che si trovano d’accordo con questa possibile decisione.
Dopo l’accorciamento a cinque giorni della quarantena per chi è entrato in contatto con una persona positiva al Coronavirus, l’Unione svizzera degli imprenditori (USI) ha chiesto ulteriori allentamenti e il presidente Valentin Vogt ha affermato che “persone senza sintomi non dovrebbero più mettersi del tutto in quarantena”.
Infatti, al momento è assente dal lavoro a causa del Covid circa il 4% della popolazione attiva: "se questa cifra dovesse salire rapidamente la situazione potrebbe diventare critica per l’economia svizzera", ha avvertito il presidente dell’USI.
Anche l’USAM si chiede «perché la quarantena sia solo abbreviata e non semplicemente rimossa». A loro avviso «si deve fare tutto il possibile affinché l’economia possa lavorare il più liberamente possibile e quindi riprendersi dalle conseguenze della pandemia».
Per Pierre Alain Shnegg (UDC), direttore della sanità del Canton Berna, la quarantena per chi è entrato in contatto con persone positive al Covid andrebbe abolita.
Schnegg giustifica tale proposta con il decorso meno grave che la variante Omicron del coronavirus comporta rispetto alla Delta e poiché molte persone sono assenti dal lavoro perché costrette in casa, ora è necessaria una maggiore flessibilità.
Inoltre, Shnegg ritiene che il numero di casi non incrementerà se la quarantena verrà rimossa. "Con Omicron dobbiamo lentamente passare a trattare il Covid come altre malattie", ha continuato.
In altri Paesi, come in Italia, la quarantena è già stata abolita per i vaccinati con dose booster o con due dosi da non più di quattro mesi, e in Spagna, per chi è pienamente immunizzato, si è deciso di evitare la quarantena, a meno che non si risulti positivi.
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