Gli analisti di Credit Suisse non sembrano manifestare alcun dubbio sul fatto che in Svizzera l’Inflazione avrà natura transitoria. Cosa si prevede da qui a inizio 2022?
L’aumento dei prezzi in Svizzera avrebbe natura transitoria. Questo è il parere degli economisti di Credit Suisse, i quali sembrano concordare anche sulla natura temporanea dell’Inflazione in altri paesi UE e negli USA.
Ricordiamo che proprio oltre oceano i nuovi dati della Federal Reserve relativi al mese di agosto hanno mostrato un lieve arretramento dell’Inflazione, che è cresciuta meno del previsto. Nel mese di luglio era infatti balzata dello 0,5%, mentre nei 30 giorni successivi avrebbe registrato un timido +0,3%.
Cosa prevedono nello specifico gli analisti del secondo istituto elvetico svizzero?
Credit Suisse: le previsioni per il PIL nel 2022
In data odierna Credit Suisse ha pubblicato il suo rapporto trimestrale "Monitor Svizzera", contenente alcune previsioni riguardanti l’andamento del PIL svizzero tra l’ultimo trimestre dell’anno e il 2022. Stando alle previsioni, per i restanti mesi del 2021 il PIL dovrebbe crescere del 3,5%, mentre per l’inizio del 2022 ci si aspetta una progressione del 2,5%, dato ben più alto dell’iniziale stima di inizio giugno. Infatti in quell’occasione la crescita del PIL per inizio 2022 era pari al 2%.
A spingere in alto le stime sarebbe la ripresa economica che in Svizzera sarebbe alimentata dalla campagna vaccinale e dalla capacità delle aziende di mantenere la produzione a livelli buoni nonostante la crisi. In questo discorso si fa spazio anche quello riguardante il calo della disoccupazione, che in Svizzera potrebbe scendere sotto il 2,5% entro fino anno. Ricordiamo che ne corso del mese precedente in Svizzera è sceso il numero di individui alla ricerca di un impiego.
Restano però alcune incognite, prima fra tutte la crisi in alcuni settori chiave come quello turistico e alberghiero, che avranno ancora un peso sulla ripresa economica. Anche i possibili ritardi nella catena degli approvvigionamenti potrebbe rappresentare un pericolo per la ripresa dell’industria.
Inflazione in Svizzera: perché sarà temporanea?
Credit Suisse ha poi rinnovato il suo parere sull’aumento dei prezzi in Svizzera, il quale si è manifestato in Svizzera (come nel resto del mondo) in concomitanza con un forte aumento della spesa pubblica per far fronte alla crisi economica legata alla pandemia. Anche le politiche espansive della banche centrali sono stati fattori che in un certo modo hanno destato timori inflazionistici.
Tuttavia gli economisti della banca zurighese fanno notare che l’effetto positivo della massa monetaria sull’aumento dei prezzi si è indebolito. Inoltre gli analisti avrebbero giudicato come improbabile l’innesco di una spirale inflazionistica causata dalla forte domanda. Credit Suisse ha quindi concluso che in Svizzera ed Europa il rischio di inflazione alta nel medio-lungo periodo è molto basso.
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