Il token Squid collassa a causa di un ban di Twitter, imposto per attività sospette.
Brutto risveglio per gli amanti della serie tv coreana Squid Game e per tutti gli investitori che avevano creduto nel token Squid.
Il primo novembre, il gettone virtuale non ufficiale chiamato Squid è crollato a 0,003 dollari. La caduta è avvenuta dopo una crescita del 310.000% ed un valore raggiunto di 2.861 dollari - con market up (valore totale in valuta) di 2,1 milioni di dollari.
Il motivo della caduta del token
La causa principale del crollo di Squid è stata un ban imposto da Twitter, con sospensione temporanea dell’account della criptovaluta, motivato da possibili attività sospette.
L’operazione Squid si è trasformata in un grande "rug pull", fenomeno di abbandono del progetto da parte degli ideatori della criptovaluta e fuga con il denaro degli investitori.
Il progetto Squid
Il token ispirato al gioco del calamaro era stato reso disponibile per l’acquisto il 26 ottobre. Gli ideatori del progetto avevano descritto Squid come una criptovaluta play-to-earn, cioè che avrebbe consentito di prendere parte ad un gioco online.
Il picco del token è stato registrato lo scorso lunedì (1° novembre): dopo una crescita lampo, la moneta virtuale si è immediatamente sciolta.
Una vera e propria truffa dunque, che ha consentito agli sviluppatori di sottrarre 2 milioni di dollari agli sventurati investitori.
La "truffa del calamaro"
Secondo i dati da fonti giornalistiche, sarebbero almeno 40.000 gli investitori che si sono ritrovati con il titolo azzerato e che con molta probabilità non rivedranno più i propri soldi.
I rapporti di Gizmodo - importante blog di tecnologia elettronica - precisano che il crollo del token sarebbe legato a richieste di informazioni relative alla vendita di moneta digitale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter