Negli ultimi giorni il Dollaro ha guadagnato terreno nei confronti dell’Euro. A cosa si deve questo rafforzamento? La valuta degli USA è ancora un buon bene rifugio?
Negli ultimi giorni il Dollaro USA ha perso terreno nei confronti del Franco svizzero, ma non si può dire la stessa cosa nei confronti della valuta UE. Infatti al momento il tasso di cambio USD/EUR è pari a 1,1713, vale a dire il massimo da inizio agosto.
A cosa è dovuto questo rally del Dollaro USA? Analizziamo bene la situazione.
Dollaro in rally: cosa sta succedendo?
Come premesso negli ultimi giorni la valuta statunitense ha trovato un nuovo vigore su quella comunitaria e sulle altre valute principali delle economie occidentali.
Per esempio nei confronti della Sterlina britannica (GBP) il tasso di cambio ha toccato i massimi da fine agosto. Al momento 1$ vale circa 0,73£. Nei confronti del Dollaro australiano (AUD) la valuta USA si mostra ancora debole su base mensile, ma negli ultimi giorni ha guadagnato lo 0,5%, portandosi al tasso di cambio di 1,38. Lo scorso 21 agosto ogni Dollaro valeva poco più di di 1,4 AUD. Lo stesso discorso vale per il Dollaro neozelandese (NZD), nei cui confronti il Dollaro USA aveva un cambio pari a 1,46 a fine agosto. Ora invece il cambio è pari a 1,42, valore comunque in rialzo rispetto alla scorsa settimana.
Secondo il parere degli analisti il rally del Dollaro USA sarebbe riconducibile alla sicurezza che molti investitori attribuiscono alla valuta. Ne consegue che si sta facendo sempre più forte l’idea del Dollaro come bene rifugio, specie in tempi in cui i mercati finanziari appaiono molto scossi dalla crisi Evergrande e dai crolli azionari che ne conseguono.
I motivi dietro il rafforzamento del Dollaro
Come premesso, il rally del Dollaro USA è riconducibile all’incertezza sui mercati alla luce della conclamata crisi di Evergrande. L’attesa del responso della Banca Popolare Cinese circa le misure da mettere in campo per scongiurare il fallimento di Evergrande non fa che esacerbare i timori degli investitori.
Inoltre di avvicina una data cardine per l’economia americana: il 22 settembre infatti la Fed si pronuncerà nuovamente su Inflazione e tapering. Nel mese di agosto si è osservato un rallentamento dell’inflazione, fattore che potrebbe portare il Presidente della Fed a rinviare a dicembre l’inizio degli allentamenti sugli acquisti di bond.
In ultimo, le elezioni in Germania potrebbero rappresentare un ulteriore spinta per il Dollaro. Infatti secondo i sondaggi dalle elezioni potrebbe nascere un nuovo governo di grande coalizione che non troverebbe il gradimento dei mercati. In questo scenario la valuta UE ne esce danneggiata a favore del Dollaro.
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