Previsti 32 incontri bilaterali da lunedì 23 a giovedì 26 maggio, in una location resa insolita dalla stagione: rinviato dal Covid, per la prima volta il Wef si terrà in primavera.
Un World Economic Forum senza precedenti, anche se esiste dal 1971. Di solito, però, c’erano il freddo e la neve ad accompagnare il simposio sulle Alpi svizzere; stavolta, la primavera inoltrata e il caldo importante di un maggio quasi anomalo. Il Covid ha stravolto date e usanze: per non perdere anche quest’anno l’appuntamento, dopo già quello del 2021, ecco che il Forum si aprirà il prossimo lunedì, 23 maggio.
L’inaugurazione di Cassis e Schwab
A fare gli onori di casa, a Davos, sarà il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, che inaugurerà l’edizione del 2022 assieme al fondatore Klaus Schwab. Previsti, per i membri del Consiglio federale, 32 incontri bilaterali, secondo un programma però disposto ad accogliere a variazioni dell’ultimo minuto.
Il ministro degli Esteri ucraino fra gli invitati
A tenere banco, inevitabile, il tema della guerra in Ucraina: Cassis, a capo degli Affari esteri, ne parlerà nel discorso di apertura, approfondendo in particolare la questione della sicurezza in Europa. In programma, al proposito, anche un colloquio con il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba e con il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez. Il presidente Cassis parteciperà infine a un evento dell’Open Forum dedicato alla pace in Europa e al potenziale della cooperazione multilaterale.
La salute nel mondo all’esame di Alain Berset
Il consigliere federale Alain Berset, capo del dipartimento federale dell’Interno, si concentrerà invece sulla salute mondiale e le politiche sanitarie. Prenderà la parola in particolare accanto ai ministri della salute dell’Indonesia, Budi Gunadi Sadikin, e della Malesia, Khairy Jamaluddin. In veste di vicepresidente, è inoltre previsto che incontri la prima ministra tunisina, Najla Bouden, il primo ministro kosovaro Albin Kurti, il presidente colombiano Ivan Duque, nonché il presidente zimbabwese Emmerson Mnangagwa.
L’incontro di Amherd con il segretario Nato
La consigliera federale Viola Amherd, capo del dipartimento della Difesa, della protezione della popolazione e dello sport, discuterà prioritariamente di politica di sicurezza. Parteciperà a una tavola rotonda sul futuro delle relazioni transatlantiche e sarà a colloquio con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per discutere di sicurezza, del promovimento militare della pace nei Balcani occidentali e della cooperazione bilaterale nel contesto della Nato. Fra i suoi impegni anche una visita allo Swiss Armed Forces Culinary Team, la nazionale svizzera dei cuochi dell’esercito impiegata presso la "House of Switzerland".
Il clima e l’energia: se ne occupa Sommaruga
Come consuetudine, il consigliere federale Ueli Maurer, nelle vesti di capo del dipartimento federale delle Finanze, si confronterà con i ministri analoghi degli altri Stati, mentre Guy Parmelin, capo del dipartimento federale dell’Economia, della formazione e della ricerca, approfitterà dell’incontro annuale a Davos per portare avanti alcune priorità, fra cui le relazioni economiche con i Paesi partner e l’Ue o l’ulteriore sviluppo di diversi accordi di libero scambio. Già domenica, accompagnato dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga, incontrerà Robert Habeck, vicecancelliere tedesco e ministro federale dell’economia e della protezione del clima. Al centro dei colloqui, le ripercussioni della guerra sull’approvvigionamento energetico, argomento che Sommaruga approfondirà anche con Arifin Tasrif, ministro indonesiano dell’energia e con Xie Zhenhua, inviato speciale cinese per il clima.
Børge Brende e "the road ahead"
Quanto a Parmelin, nei gironi successivi potrà sedersi al tavolo con il ministro brasiliano dell’economia Paulo Guedes, il ministro indiano del commercio e dell’industria Piyush Goyal, il ministro peruviano del commercio Roberto Sànchez, il ministro indonesiano del commercio Muhammad Lutfi, il ministro dei trasporti di Singapore S. Iswaran, la segretaria di Stato britannica per il commercio internazionale Anne-Marie Trevelyan e il commissario Ue per il commercio Valdis Dombrovskis. Il Wef si concluderà a mezzogiorno di giovedì con lo speech "The Road Ahead" del presidente Børge Brende.
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