Il Tribunale federale svizzero legittima l’uso del fattore di correzione per le antenne 5G, respingendo un ricorso sulla potenza di trasmissione e confermando la sicurezza per la salute pubblica.
La questione delle antenne di telefonia mobile continua a sollevare dibattiti e controversie riguardo alla loro potenza e alla sicurezza per la salute pubblica. Recentemente, il Tribunale federale ha emesso una sentenza significativa riguardante il fattore di correzione per le antenne adattative, un tema che ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini. Il 9 dicembre 2023, il Tribunale ha respinto un ricorso presentato contro una delle antenne operative di Swisscom installata a Zurigo, stabilendo che l’utilizzo di tale fattore era legittimo e conforme alla normativa vigente.
Il caso del ricorso contro l’antenna di Swisscom
Il ricorso era stato presentato da un cittadino che contestava la potenza di trasmissione delle antenne adattative, sostenendo che il fattore di correzione in uso superasse i limiti consentiti dalla legge. Secondo il ricorrente, questo adattamento tecnologico avrebbe potuto comportare un eccesso di esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. Tuttavia, in sede di giudizio, il Tribunale ha valutato attentamente le evidenze scientifiche e i documenti presentati, giungendo alla conclusione che il fattore di correzione, introdotto con l’implementazione delle antenne 5G, era ammissibile e non violava alcuna norma di sicurezza.
La decisione è stata accompagnata dall’analisi della situazione attuale delle antenne di telefonia mobile in Svizzera, dove si registra un crescente numero di impianti per supportare la rete 5G. Questo nuovo standard tecnologico ha richiesto l’ottimizzazione delle antenne esistenti e l’introduzione di nuovi criteri operativi, portando a un inevitabile confronto tra gli interessi delle compagnie telefoniche e i diritti dei cittadini in materia di salute e sicurezza.
L’esposizione alle radiazioni secondo il tribunale federale
Una delle argomentazioni principali fornita dal Tf è riguardante l’esposizione complessiva alle radiazioni derivanti dalle antenne adattative. Secondo la valutazione del Tribunale, l’esposizione alle radiazioni in prossimità di queste antenne è complessivamente inferiore rispetto a quella delle antenne di tipo non adattativo che operano con la stessa potenza massima di trasmissione. In tal senso, il Tf ha fatto riferimento alle linee guida e ai dati forniti dall’Ufficio federale dell’ambiente , indicanti che le nuove tecnologie non solo rispettano i limiti previsti, ma possono comportare anche vantaggi in termini di sicurezza e prestazioni.
Questo aspetto risulta cruciale nel contesto delle crescenti preoccupazioni della popolazione riguardo ai potenziali danni per la salute derivanti dall’esposizione a lungo termine alle radiazioni emesse dalle antenne. La valutazione di monitoraggio della salute pubblica e delle procedure di autorizzazione si inserisce in un quadro di trasparenza e responsabilità da parte delle istituzioni preposte, confermando la necessità di un approccio basato su evidenze scientifiche.
Situazione attuale delle autorizzazioni per antenne di telefonia mobile in Svizzera
Nonostante la recente decisione del Tribunale federale, il tema delle antenne di telefonia mobile continua a essere al centro del dibattito pubblico in Svizzera. Attualmente, sono circa 3.000 le richieste di autorizzazione pendenti per l’ammodernamento delle antenne esistenti, segnale di una transizione significativa nel settore delle telecomunicazioni. Questo processo è motivato dalla necessità di migliorare la copertura e la qualità del servizio di rete, particolarmente in un contesto in cui l’utilizzo di dispositivi mobili e connettività è in costante crescita.
Le compagnie telefoniche, di fronte a un mercato sempre più competitivo, investono massicciamente nel potenziamento delle loro infrastrutture. Tuttavia, ogni nuova installazione o modifica deve essere approvata da un processo di autorizzazione che considera le normative ambientali e di sicurezza, nonché le preoccupazioni espresse dalla popolazione. In questo frangente, risulta essenziale un dialogo costruttivo tra istituzioni, aziende e cittadini per garantire che l’innovazione tecnologica avvenga in un contesto di responsabilità e rispetto delle normative vigenti.
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