Dopo il calo registrato lunedì, i listini asiatici tornano positivi. L’economia del Dragone guida la ripresa, forte dei dati relativi ad import/export. Gli USA invece sono ancora in attesa dei dati riguardanti l’Inflazione.
Il rialzo dei titoli asiatici fa dimenticare le performance deludenti di lunedì. La Cina torna ancora una volta a trainare il mercato asiatico e le esportazioni del Dragone registrano una crescita sostenuta nel mese di marzo 2021. Bene anche le importazioni, con una crescita superiore al 10% rispetto alle attese degli analisti.
Nel frattempo, negli USA si attendono con impazienza i dati riguardanti l’Inflazione, elemento che gioca un ruolo ancor più importante in tempi di Pandemia.
Andiamo ora a vedere cos’è successo nello specifico nelle borse asiatiche.
Mercati asiatici: la riscossa azionaria è a trazione cinese
Sebbene inferiori del 35,5% alle aspettative, le esportazioni cinesi hanno comunque registrato una crescita pari al 30,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Questo dato giunge a seguito del picco del 60,6% registrato nel mese di Febbraio 2021. Sono però le importazioni a registrare l’aumento più significativo, pari al 38,1%. Questo dato si è rivelato superiore del 23% rispetto alle aspettative, e stando al parere degli esperti è un sentore del miglioramento della domanda interna.
Le reazioni degli investitori a fronte di dati così incoraggianti sull’economia del Dragone non potevano che trainare verso l’alto le borse dell’intero continente asiatico e anche della vicina Oceania.
A Seul il KOSPI 200, che aveva chiuso il lunedì senza grandi variazioni, è tornato a crescere fino all’1%.
Anche ad Hong Kong si è respirata un’aria diversa rispetto a lunedì. Il Hang Seng Index ha ripreso terreno, guadagnando quasi l’1%. L’Indice CSI300 della Cina continentale ha registrato un risalita dello 0,5%, salvo poi stabilizzarsi a seguito della pubblicazione delle statistiche relative all’import/export del mese di marzo 2021.
In Giappone il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,72%, dopo aver toccato il picco dell’1,1% nel corso della sessione pomeridiana.
Anche in Australia la borsa si è mostrata reattiva agli stimoli provenienti dalla Cina, con l’Indice S&P/ ASX200 che ha chiuso in controtendenza rispetto alle precedenti chiusure.
Negli USA si attendono i dati sull’Inflazione
Mentre le borse asiatiche tornano a crescere, negli USA gli indici azionari sembrano essere in leggero affanno. Dow Jones registra un calo dello 0,16%, mentre NASDAQ perde quasi lo 0,40%. Va meglio l’Indice S&P 500, che registra una perdita esigua pari allo 0,02%.
Il Dollaro ha guadagnato terreno sulle principali valute, e questo rialzo si deve alla crescita dei rendimenti del Tesoro. Tuttavia, Wall Street attende con ansia i dati relativi all’Inflazione.
Stando alle previsioni degli esperti, l’economia americana sarebbe sul punto di rimbalzare in maniera significativa. I dati relativi al mercato del lavoro sono però ancora troppo deboli per prospettare uno scenario simile.
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