Dopo giorni di dibattito e di attesa, cambiano le regole sul green pass in Italia. Dove e quando sarà obbligatorio?
La curva dei contagi non si arresta e l’Italia e stando alle previsioni potrebbe arrivare anche a 50 mila nuovi casi al giorno durante l’estate.
Intanto dalla Cabina di regia arrivano le ultime decisioni: dal 6 agosto green pass per accedere a bar e ristoranti al chiuso, non per consumare al bancone o all’aperto. Confermata la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre. In serata è atteso il Consiglio dei Ministri e poi la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Cambiano anche i paramenti per i passaggi delle zone di rischio:
- 10% intensive, 15% ricoveri = zona gialla;
- 20% intensive, 30% ricoveri = zona arancione;
- 30% intensive, 40% ricoveri = zona rossa.
Rimangono chiuse le discoteche e cambiano anche i tempi della quarantena dopo un contatto con positivo.
Fino a 50 mila contagi al giorno in Italia
La variante Delta non accenna a fermarsi e i contagi in Italia continuano ad aumentare. Le preoccupazioni per l’estate crescono e si temono grandi stravolgimenti nei colori delle Regioni italiane.
Secondo il Sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, l’Italia potrebbe segnare fino a 50 mila nuovi casi al giorno - situazione similare a quella del Regno Unito - ma la speranza è sempre che la campagna vaccinale faccia il suo corso rendendo inferiore, rispetto al passato, il numero di decessi e di ricoveri in terapia intensiva.
Ospite in una trasmissione televisiva, il Sottosegretario dice: “Potremmo arrivare anche noi a 50-60mila contagi e allora un’area potrebbe diventare gialla o arancione anche durante l’estate” . Chiaramente, ha continuato a spiegare Sileri, anche il numero dei ricoverati tendenzialmente aumenterà però “sarà inferiore in proporzione al numero dei contagiati”.
Poi si esprime anche sul tema green pass, molto discusso in questi giorni in Italia:
“La cosa in assoluto più di buon senso è che vi sarà una progressiva introduzione del green pass in alternativa alle chiusure, è evidente che vanno cambiati i parametri: se oggi hai 5mila contagi che sono prevalentemente giovani e non determinano un aumento dei ricoveri, come sta accadendo nel Regno Unito, vuol dire che quei contagi non sono gli stessi di mesi fa. Questo non perché il virus è diventato meno forte, ma perché la popolazione è vaccinata”.
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