L’accordo quadro UE-Svizzera non si farà, perché?

Claudia Mustillo

27/05/2021

27/05/2021 - 14:27

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Dopo sette anni di colloqui bilaterali e negoziati il Consiglio Federale ha ufficialmente deciso di non apporre la firma sull’Accordo Quadro, dal momento che non vi sono le condizioni per una conclusione di questo.

L’accordo quadro tra Unione Europea e Svizzera non si farà. La comunicazione arriva direttamente da Berna dove la seduta del Consiglio Federale - dopo aver sottoposto i negoziati sull’Accordo ad una valutazione globale - ha constatato che non vi sono le condizioni per una conclusione dell’Accordo e lo ha comunicato all’Unione Europea.

La decisione di non firmare l’accordo segna la fine di un processo negoziale durato sette anni.

Accordo quadro, di che cosa si tratta?

Un rapido riassunto per chi non avesse seguito la notizia sin dall’inizio. L’Accordo Quadro, nel diritto europeo, crea le condizioni per la stipula di veri e propri contratti collettivi europei. L’accordo infatti nasce dal dialogo sociale e ha come scopo quello di fornire gli orientamenti necessari per i futuri negoziati o prima della negoziazione di una convenzione bilaterale (accordo bilaterale). Infatti pur non essendo per sua natura un atto vincolante l’accordo quadro esprime la volontà comune di entrambe le parti a rispettare le condizioni contenute in questo.

L’importanza dell’Accordo per la Confederazione

L’Accordo Quadro ha sempre avuto un ruolo importante per la Confederazione, soprattutto per quanto riguarda la vita economica del Paese. Questo perché l’accordo quadro fa riferimento ai cinque accordi bilaterali di accesso al mercato, già in vigore: la libera circolazione delle persone, l’accordo bilaterale che ha per oggetto l’agricoltura e quello sugli ostacoli tecnici al commercio, trasporti terrestri e trasporto aereo; ma si applicherebbe anche agli accordi futuri.

L’accordo sarebbe stato un grande cambiamento nella relazione tra Svizzera e Unione Europea dal momento che nell’ambito degli accordi accesso al mercato sarebbe stato introdotto il principio del recepimento dinamico del diritto.

Quali condizioni non sono state soddisfatte?

Nonostante il Consiglio Federale sia intenzionato e interessato a mantenere la collaudata via bilaterale con l’Unione Europea per portare avanti gli accordi già esistenti, come abbiamo anticipato, le condizioni per l’Accordo Quadro non sono state soddisfatte.

In particolare i colloqui con l’UE non hanno permesso di trovare le soluzioni che sono necessarie per il Paese nei settori della direttiva sulla libera circolazione dei cittadini nel territorio europeo, ma anche della protezione dei salari e degli aiuti di Stato.

Con la consapevolezza che la mancata firma dell’Accordo Quadro avrà ripercussioni negative, ad esempio l’Unione Europea aveva già dichiarato che non sarebbe stata disposta a concludere nuovi accordi di accesso al mercato in mancanza della firma dell’Accordo Quadro.

Dal canto suo il portavoce della presidente Ursula Von Der Leyen ai microfoni di RSI spiega:

“Abbiamo preso atto della decisione del Consiglio federale di rompere con le discussioni per il negoziato dell’accordo quadro istituzionale, analizzeremo l’impatto di questa decisione sulle relazioni tra l’Unione europea e la Svizzera ma è troppo presto per discutere di un’eventuale prossima tappa: abbiamo sempre detto, molto chiaramente, che eravamo interessati a un dialogo per dare un quadro istituzionale completo alle nostre relazione e rimarremo in questa prospettiva”

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