Il commissario al commercio interno UE Thierry Breton ha annunciato che non ci saranno ordini del siero anglo-svedese nel mese di giugno. Come procederà ora la vaccinazione nei paesi UE?
L’Unione Europea metterà presto la parola fine al sodalizio con la multinazionale anglo-svedese AstraZeneca, produttrice del vaccino Vaxzevria. Le autorità europee hanno infatti reso nota la volontà di non rinnovare il contratto di fornitura del siero anti-COVID realizzato dalla società.
Nell’ultimo anno le relazioni tra l’Unione Europea e la multinazionale farmaceutica avevano conosciuto un progressivo deterioramento, soprattutto a causa dei ritardi nella fornitura del siero contro SARS-CoV-2 .
Nel frattempo, pare che l’UE abbia rinnovato i contratti già in essere con la statunitense Pfizer e la tedesca BioNTech per la fornitura del loro preparato.
Il commissario UE Thierry Breton annuncia il divorzio con AstraZeneca
Ad ufficializzare le voci riguardanti una possibile cessazione dei rapporti con AstraZeneca è stato il commissario europeo al commercio interno Thierry Breton, il quale ha tuttavia affermato che le dose di vaccino Vaxzevria in giacenza nei paesi dell’UE potranno ancora essere somministrate.
Occorre tuttavia sottolineare che Breton non ha escluso che in futuro le autorità europee non possano nuovamente sottoscrivere un contratto con la multinazionale. Stando al parere di alcuni media europei, dietro questa decisione potrebbero celarsi i malumori relativi ai ritardi nella fornitura vaccinale, che in più di un’occasione erano stati imputati alla multinazionale anglo-svedese.
Nel frattempo la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha dichiarato che l’UE riuscirà a garantire quasi 2 Milioni di dosi del siero Pfizer grazie alla stipula d un nuovo contratto con le due aziende produttrici del vaccino a mRNA. Al momento non si sa che questa nuova stipula possa aver avuto un ruolo nella rottura tra AstraZeneca e le autorità europee.
L’andamento del titolo di AstraZeneca in borsa
Le azioni di AstraZeneca hanno sempre registrato andamenti contrastanti nelle borse britanniche e americane.
A Londra il titolo è preda del ribasso da sei mesi a questa parte, seppur abbia recuperato quasi il 13,6% rispetto al mese di marzo. Al momento ogni azione di AstraZeneca vale 7.716£, e la capitalizzazione della multinazionale è diminuita dello 0,25% su base giornaliera. Su base settimanale il titolo ha invece perso poco più dell’1,43%.
A New York la situazione appare invece ben diversa, con il titolo che guadagna lo 0,62% su base giornaliera e poco più dello 0,85% su base settimanale. Le azioni sono scambiate al NASDAQ a poco più di 53,8$. Guardando invece la variazione year-to-date, ossia dal 1 gennaio 2021 fino alla data odierna, è interessante notare che le azioni della multinazionale anglo-svedese sono prossime al picco positivo di 54,4$ registrato in data 26 gennaio.
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