La Bns punta sul rafforzamento del franco: tra luglio e settembre venduti 5 milioni in valuta estera

Nel secondo trimestre di quest’anno, la Banca nazionale svizzera ha interrotto i consueti acquisti di valuta estera per indebolire il franco svizzero. Inoltre, secondo le statistiche diffuse dalla Bns nella giornata odierna, da aprile a giugno ha venduto 5 milioni di franchi in valuta estera. Si tratta della prima volta dopo tanto tempo.
Cambio di passo per la Bns, dunque, che complessivamente nel 2021 aveva acquistato valuta estera per 21,1 miliardi di franchi , al fine di impedire l’apprezzamento del franco. Intervento di gran lunga inferiore se paragonato a quanto fatto nel 2020. Allora gli acquisti in tutela del franco furono pari a 110 miliardi di franchi.

Contesto cambiato

Ora la situazione si è ribaltata: nell’ultima valutazione avvenuta a metà giugno, la Bns ha detto di non temere, date le condizioni attuali, la sopravvalutazione del franco. Come ha ricordato il presidente Thomas Jordan nella conferenza stampa del 22 settembre, la Bns rimane attiva sul mercato dei cambi e sarebbe disposta ad acquistare valuta estera in caso di “apprezzamento eccessivo”. Al contrario, se il franco dovesse indebolirsi, la Bns valuterebbe anche la vendita di valuta estera che ora ha fatto.

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Sul mercato valutario il franco si apprezza sul dollaro

Questa mattina alle 10, l’euro veniva scambiato a 0,9622 franchi, mentre ora si presenta in picchiata perdendo punti su punti a 0,9582 franchi. Il franco torna ad apprezzarsi anche nei confronti del dollaro che mercoledì aveva quasi raggiunto la parità. Negli primi scambi di questa mattina, il dollaro era a 0,9770 franchi, mentre alle 11.22 è pari a 0,9760 franchi.