Dopo anni dal naufragio del progetto collegato alla controversa criptovaluta, la SEC statunitense ha aperto le indagini contro i promotori di uno degli schemi piramidali a tema cripto più noti degli ultimi tempi.
In molti si ricorderanno certamente di Carlos Matos, un istrionico investitore newyorkese che nell’ottobre 2017 si guadagnò la popolarità grazie al suo intervento a una cerimonia organizzata per festeggiare i risultati di BitConnect. Quella sua bizzarra performance fece nascere un meme molto popolare, e si potrebbe affermare che forse BitConnect deve la sua fama più a quel meme che alle numerose controversi che l’hanno vista protagonista negli ultimi anni.
Ma cos’era BitConnect? E perché la SEC statunitense sta avviando delle investigazioni nei confronti di alcuni suoi promotori?
BitConnect, cronaca di una truffa annunciata
Il progetto denominato BitConnect vide la luce nel febbraio de 2016 e si agganciava a una criptovaluta (BCC) entrata nel CoinMarketCap nello stesso mese. La premessa era molto semplice: agli investitori si chiedeva di depositare Bitcoin sul portale ufficiale di BitConnect e di ricevere in cambio alcuni BCC, i quali erano scambiabili su vari exchange.
Per chi volesse ottenere interessi sul valore dei singoli token, la piattaforma metteva a disposizione una funzionalità che prevedeva il "lending", un meccanismo che pagava giornalmente uno quota in BCC. BitConnect dava anche la possibilità agli utenti di sponsorizzare l’affiliazione alla piattaforma, offrendo delle percentuali sui depositi delle persone reclutate.
Questa caratteristica della piattaforma aveva suscitato già nel 2016 molte polemiche da parte di alcuni analisti, i quali avvertivano del rischio di frode che poteva nascondersi dietro BitConnect, che assumeva così le caratteristiche di un comune schema ponzi.
Nonostante ciò, la criptovaluta conobbe una crescita molto rapida, arrivando addirittura a essere una delle prime 5 criptovalute del CoinMarketCap. Il prezzo massimo di ogni singolo BCC arrivò a superare i 500$. I primi problemi per BitConnect arrivarono nel novembre 2017, dopo che nel Regno Unito le autorità chiesero alla piattaforma di fornire dati riguardanti la sua legittimità.
Il crollo di BitConnect nel 2018 e l’inizio delle investigazioni della SEC
Meno di due mesi dopo la sospensione del servizio nel Regno Unito, anche negli USA si iniziò a sanzionare BitConnect, ormai classificata come uno schema ponzi. Il Texas fu il primo stato federale che prese provvedimenti contro BitConncet, e dopo qualche settimana la criptovaluta registrò una perdita superiore al 92% del suo valore. Da quel momento BitConnect annunciò la cessazione delle sue attività, continuando tuttavia a offrire token di una sua nuova ICO che prendeva il nome di BitConncet X.
Nelle ultime ore è stata diramata la notizia riguardante l’inizio delle investigazioni della SEC riguardo ad alcune personalità che avrebbero raccolto fondi in maniera illecita per conto di BitConnect. Nello specifico, si tratterebbe di alcuni Influencer che tra il 2017 e il 2018 avrebbero sponsorizzato il sistema di BitConnect, che sarebbe stato pubblicizzato come un vero e proprio investimento sicuro.
Ovviamente solo a seguito di indagini più approfondite si saprà la verità sulle accuse che fino a ora la SEC ha rivolto ai soggetti interessati.
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