Mercati: Cina guida le perdite, nuovi record a Wall Street

In Asia i listini principali tornano a mostrare andamenti eterogenei, con le azioni cinesi che tornano in sofferenza. Il governo del Dragone sembra non voler arretrare sull’introduzione di norme più dure nei confronti di alcune società private, elemento che ha portato una fuga di capitali dalla borsa di Shenzhen e una ripresa molto in salita per quella di Shanghai.

Negli USA nel frattempo si toccano nuovi massimi, con l’Indice S&P500 che raggiunge per la dodicesima volta da inizio mese il massimo storico. Cosa succede? Analizziamo tutti i dati finanziari della giornata.

Asia: attività industriale cinese sotto le aspettative, Shenzhen chiude in rosso

In Cina i dati macroeconomici non sono dei migliori, con la produzione industriale che si è espansa meno del previsto mentre il PMI legato ai servizi ha registrato un brusco arresto. Sul fronte delle regolamentazioni il governo cinese prosegue l’offensiva contro le big tech, imponendo anche restrizioni sui videogames. Infatti ai minori di 18 anni residenti in Cina è stato imposto il divieto di gioco in orari notturni. L’attività videoludica non potrà inoltre svolgersi in fasce orarie diverse da quelle stabilite dal governo (tre ore a settimana tra le 20:00 e le 21:00 il lunedì, mercoledì e venerdì).

Queste notizie hanno portato in sofferenza la borsa di Shenzhen che ha chiuso la seduto in perdita dello 0,66%. Shanghai si è invece portata in territorio positivo verso la fine della contrattazioni, registrando una progressione pari allo 0,45%. A Hong Kong molti titoli tech cinesi sono crollati, mentre Hang Seng è cresciuto di poco più dell’1,33%. Buone notizie per Meituan e Haidilao, le cui azioni salgono rispettivamente del 9% e del 7%, mentre quelle di Tencent perdono circa il 3%.

Le borse di Corea del Sud e Giappone avanzano rispettivamente dell’1,77% e del’1,08%.

USA: S&P500 e NASDAQ toccano nuovi massimi

Tra i listini USA spiccano i risultati conseguiti dagli indici S&P500 e NASDAQ, con il primo che si porta verso il suo dodicesimo massimo da inizio agosto, mentre il secondo ha toccato nella mattinata svizzera il suo nuovo massimo storico di 15.619 punti. Il NASDAQ ha inoltre guidato i rialzi complessivi di Wall Street avanzando dell’1,74%, seguito da S&P500 con 0,45%.

Il Dow Jones ha invece chiuso in leggera perdita (-0,15%) a causa dei forti ribassi dei titoli di American Express (-2,6%) e Boeing (-1,85%). Di contro le azioni di Apple hanno guadagnato poco più del 3%, risultato il titolo high tech più performante della giornata.

Sul fronte delle materie prime si è osservato un forte aumento delle quotazioni dei future aventi come sottostante l’alluminio e le sue leghe, mentre il petrolio è tornato a scendere in vista di una nuove riunione dell’OPEC+ avente in oggetto la produzione.