Gli investitori tornano ad assumere un atteggiamento cauto nei confronti dell’Inflazione USA, mentre sul fronte delle criptovalute Bitcoin scivola ancora e porta con sé molte altcoins.
Nei listini asiatici e statunitensi si registrano andamenti misti, con alcune borse che tornano a perdere capitalizzazione dopo una settimana segnata da forti rialzi.
Il futuro dell’Inflazione negli Stati Uniti è tornato l’argomento centrale del dibattito economico, infatti è atteso per la giornata di oggi un nuovo comunicato della Federal Reserve riguardante un indicatore dell’aumento dei prezzi.
Bitcoin e la principali criptovalute sono nel frattempo interessate da un nuovo crollo dovuto soprattutto alle restrizioni che le autorità cinesi hanno disposto nei confronti delle transazioni mediante altcoins.
Analizziamo più da vicino la situazione nei mercati di Asia e Stati Uniti.
Borse asiatiche caute: azioni cinesi in rialzo, ma Hong Kong resta in rosso
In Cina le azioni quotate alle borse di Shenzhen e Shanghai stanno procedendo verso nuovi rialzi. I due indici guadagnano rispettivamente lo 0,52% e lo 0,23%, portandosi sempre più vicini ai massimi registrati da un mese a questa parte.
Se nelle borse cinesi i titoli procedono in territorio positivo, a Hong Kong la situazione è diametralmente opposta, con le azioni che perdono nel complesso lo 0,34%. Le azioni che stanno al momento registrando le performance peggiori sono quelle del colosso della telefonia Xiaomi, che in borsa cede quasi il 3,85%.
In Corea del Sud il KOSPI perde lo 0,44%, mentre in Giappone le azioni si sono stabilizzate dopo un importante rialzo che le aveva portate a guadagnare poco più dell’1,27% a un’ora dall’apertura della borsa. Il Nikkei ha poi rintracciato per chiudere in rialzo dello 0,17%.
USA: solo il Dow Jones guadagna terreno e il futuro dell’Inflazione torna protagonista
In questi giorni negli USA si è tornati a parlare di Inflazione. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali della Federal Reserve, nella giornata di oggi saranno resi noti alcuni dati riguardanti un indicatore dell’Inflazione, il cui andamento potrebbe rivelare nuovi possibili scenari economici.
Tuttavia non manca chi sostiene che solo dopo aver superato la crisi COVID sarà possibile eseguire delle stime attendibili riguardo il futuro dell’Inflazione, che però è tornata nel frattempo a seminare panico e cautela a Wall Street.
Il Dow Jones è l’unico listini che guadagna terreno, crescendo dello 0,36% grazie alle performance di titoli come Boeing (+3,15%), Goldman Sachs (+1,8%) e JPMorgan (+1,14%). Il NASDAQ perde invece lo 0,61%, mentre S&P500 registra una lieve perdita dello 0,08%.
Parlando di Bitcoin, è certo che il mercato delle criptovalute stia andando incontro a un nuovo consistente crollo. Nell’ultimo mese il Re delle Antcoins ha perso più del 30% del suo valore, portandosi sotto la soglia dei 40.000$ (dato delle ore 9:30), sebbene al momento le sue quotazioni siano in rialzo di poco più del 4%. Anche le quotazioni di Ethereum nel corso della settimana sono scese drasticamente. La criptovaluta di Buterin ha infatti perso il 36% in soli sette giorni, e al momento 1 ETH è scambiato per poco più di 2.240$.
La corsa al rialzo di Bitcoin ha subito un arresto a causa dei divieti imposti dal governo di Pechino ad alcuni importanti istituti bancari e società di investimenti sulle transazioni in criptovaluta.
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