I titoli asiatici trovano il rimbalzo atteso, mentre negli USA gli utili trimestrali spingono ancora più in alto i titoli. Gli analisti però non distolgono l’attenzione dalla variante Delta, cosa sta succedendo?
In Asia e Stati Uniti le principali borse viaggiano sospinte dall’ottimismo degli investitori, anche se c’è ancora molta attenzione nei riguardi della variante Delta.
Come è noto, negli ultimi giorni si sono riaccesi fasti focolai di contagio in Cina, il paese che prima di ogni altro aveva incominciato - seppur con qualche difficoltà - la ripresa post-COVID. I nuovi Lockdown e le nuove limitazioni sugli spostamenti rischiano di incidere negativamente sui consumi e sulla produzione del Dragone, che negli ultimi mesi ha mostrato un’espansione al di sotto delle attese.
Andiamo a vedere la situazione odierna nei principali listini asiatici e statunitensi.
Asia: Shenzhen vicino ai massimi da 11 giorni, azioni giapponesi sottotono
In Cina l’Indice Shenzhen registra le sue migliori performance dal 23 luglio a questa parte, crescendo dell’1,84% (dato delle ore 9:10) e superando i 14.990 punti. Anche Shanghai scambia positiva, con +0,84% dopo aver toccato rialzi dell’1% dopo poche ore dall’inizio della seduta. Questi buoni risultati sono da ricondurre ai dati statistici riguardanti l’Indice Caixin China General Services Pmi, che per la prima volta ha segnato una progressione oltre le attese, segnando 54,9 punti nel mese di luglio.
La Cina in queste ore è stretta nella morsa della variante Delta. A Wuhan - città da dove erano partiti i contagi del coronavirus - si stanno sottoponendo al tampone milioni di residenti al fine di circoscrivere una serie di vasti focolai. Secondo quanto riferito dai media ufficiali del governo, quello di Wuhan rischierebbe di essere il secondo più grande focolaio del paese dopo quello di Nanchino.
A Hong Kong la borsa avanza dell’1,13%, mentre in Corea del Sud le azioni arrivano a guadagnare l’1,34%. L’unico listino che non si muove in questa direzione è il Nikkei, che nelle ultime ore ha visto crollare la propria capitalizzazione dello 0,21%.
USA: gli utili trimestrale trainano gli indici, S&P500 verso nuovo massimo
Negli Stati Uniti i listini sono trainati dagli utili trimestrali di molte importanti società, con S&P500 che registra il miglior rialzo (+0,84%, dato delle ore 9:10) e raggiunge un nuovo massimo storico di 4.423 punti.
Anche NASDAQ e Dow Jones scambiano positivi rispettivamente dello 0,65% e dello 0,8%. Tra i titoli più performanti del listini NASDAQ si posizionano Moderna (+11,5%), Micron (+4,15%) e AMD (+3,6%), mentre nel Dow Jones le performance migliori sono state espresse dalle azioni di IBM (+1,88%), Amgen (+1,79%) e 3M (+1,78%).
Sul fronte delle materia prime torna a perdere quota il petrolio, con il WTI che scendo sotto i 71$ e il Brent che fatica a mantenersi sopra i 72,5$ (dato delle ore 9:10).
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