Le previsioni sull’Inflazione negli USA portano verso il basso i principali listini statunitensi, ma in Cina le azioni tornano a crescere. Tra gli investitori si fa strada la paura per un possibile cambio di rotta della Fed.
Stando alle recenti previsioni, negli Stati Uniti l’Inflazione relativa al mese di aprile potrebbe essere cresciuta più del previsto. Queste voci sono bastate per scatenare il panico tra gli investitori, che si sta riflettendo negativamente sulle borse del Nuovo continente e sulla maggior parte delle borse asiatiche.
Se la Federal Reserve dovesse optare per un cambio di rotta sulle politiche espansive, la ripresa USA potrebbe rivelarsi più graduale del previsto.
Andiamo ad analizzare in maniera più dettagliata la situazione in Asia e negli Stati Uniti.
Borse asiatiche: la Cina resiste, ma KOSPI e Nikkei crollano
In Asia le borse cinesi sono le sole che registrano una tenuta stabile. L’Indice Shenzen guadagna lo 0,7%, mentre a Shanghai le azioni sono cresciute complessivamente dello 0,61%. A Hong Kong l’Indice Hang Seng non ha ancora recuperato le perdite della scorsa settimana, ma i suoi titolo sono nel complesso scambiati al rialzo. Le azioni di Xiaomi e Alibaba sono quelle che registrano le performance migliori, trainando la borsa con rialzi pari rispettivamente al 6,5% e 5,98%.
Tra le performance peggiori si registra quella del titolo Sinopharm, che perde quasi il 3,8%. La casa farmaceutica produttrice dell’omonimo siero anti-COVID è attualmente bersaglio di critiche dovute alla presunta inefficacia del suo vaccino contro alcune varianti del coronavirus.
In Giappone il Nikkei perde l’1,35%, mentre l’Indice KOSPI di Seul perde quasi l’1,5%. La maglia nera spetta però alla borsa di Taiwan, che arretra di quasi il 4%, dopo aver registrato perdite pari anche all’8%.
USA: tutti i listini perdono punti per i timori dell’Inflazione
Negli USA si attendono con molta ansia le statistiche relative all’Inflazione. Le previsioni rese nota da alcuni analisti sono bastate per suscitare molta incertezza tra i trader. Tra i listini statunitensi, il NASDAQ si è rivelato quello che ha compensato maggiormente le perdite, grazie anche ai rialzi che hanno interessato alcuni titolo dei colossi del web. Rispetto alla chiusura precedente, l’Indice ha infatti perso quasi lo 0,06%.
Le azioni di Amazon sono state le più performanti tra quelle dei giganti del web, e il titolo ha guadagnato poco più dell’1%. Continua invece la discesa di Tesla, il cui titolo sfiora il 2% di perdite.
Il Dow Jones è il listino che presenta l’andamento peggiore, perdendo l’1,36%, mentre S&P500 sfiora -0,88% .
I pareri degli analisti sulle nuove mosse della Federal Reserve non sembrano convergere verso un pensiero univoco. Una vasta platea di esperti si mantiene fiducioso riguardo il mantenimento delle attuali manovre espansive, anche dall’altra parte sembra rafforzarsi la convinzione che la forte Inflazione possa portare la banca centrale USA a rivedere qualcosa.
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