Le borse asiatiche scambiano tutte in territorio negativo, mentre dagli USA arrivano nuovi timori legati all’abbandono delle politiche espansive della Fed.
I mercati finanziari si trovano nuovamente ostaggio dell’Inflazione USA e dei timori a essa collegata. Le borse asiatiche hanno perso notevolmente terreno e nessuno dei listini principali riesce a portarsi in territorio positivo.
Gli investitori sono tornati sulla difensiva, in attesa che i dati di giovedì sugli indicatori dell’Inflazione negli Stati Uniti possano confermare o smentire i loro timori riguardo un futuro allentamento delle manovre monetarie espansive della Federal Reserve.
Sul fronte delle criptovalute si registrano nuovi cali di Bitcoin a causa delle restrizioni messe in atto dalle autorità cinesi, mentre le quotazioni del petrolio hanno rintracciato dopo aver toccato un nuovo massimo.
Analizziamo più nel dettaglio la situazione nelle principali borse di Asia e Stati Uniti.
Borse asiatiche in rosso: Shenzhen la peggiore e torna anche lo spettro dei contagi
In Cina le azioni non hanno trovato terreno favorevole per nuovi rialzi, ma al contrario hanno registrato performance al di sotto delle aspettative. L’Indice di Shenzhen è stato il peggiore di tutto il continente, perdendo poco più dell’1% dopo aver guadagnato quasi lo 0,62% all’inizio della seduta. Anche Shanghai delude, perdendo quasi lo 0,6%. Dietro questi risultati si nascondono anche il timore legato ai nuovi contagi di COVID-19 e le nuove restrizioni sulle criptovalute, che sono bastate a placare l’euforia di alcuni investitori.
Perdite più contenute si sono verificate in Corea del Sud e Giappone, con le borse che perdono rispettivamente lo 0,13% e 0,19%. Proprio dal Giappone arrivano notizie non rassicuranti sull’andamento del PIL della potenza asiatica, che segna ancora una contrazione su base trimestrale pari all’1%, mentre rispetto allo stesso periodo del 2020 la contrazione ha sfiorato il 4%.
Anche a Hong Kong le azioni si mantengono in forte ribasso, perdendo complessivamente poco meno dello 0,19%.
USA: positivo solo il NASDAQ trainato dai titoli tech e farmaceutici
In attesa dei dati di giovedì, gli investitori statunitensi sembrano mantenere un atteggiamento cauto. Dei tre principali listini USA solo il NASDAQ si muove in territorio positivo, guadagnando lo 0,23% dopo un inizio seduta caratterizzato da forti movimenti ribassisti. A spingere in alto l’indice sono stati i titoli tech e alcuni titoli di società chimico-farmaceutiche, tra i quali spicca quello di Biogen , cresciuto di quasi il 39% . Questa società con sede nel Massachusetts ha sviluppato un nuovo farmaco contro la malattia di Alzheimer che è stato autorizzato dalla FDA nelle ultime ore. Un altro titolo molto performante è stato quello di Moderna, che ha guadagnato quasi il 6,6%.
S&P500 e Dow Jones continuano invece a perdere terreno, con il primo indice che si mantiene debolmente piatto mentre il secondo sfiora perdite dello 0,38%.
Sul fronte delle materie prime il petrolio torna sotto i 70$ al barile, mentre per le criptovalute si prospetta una nuova settimana all’insegna del rosso. Bitcoin al momento sta perdendo poco più del 2% e si mantiene sotto la soglia dei 35.000$, mentre Ethereum lascia sul terreno poco più del 3,5% e le sue quotazioni non vanno oltre i 2.500$.
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