Molti media svizzeri in crisi a causa della pandemia

Mario Morandi

27/10/2021

28/10/2021 - 11:13

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L’avvento della pandemia da Covid 19 ha notevolmente peggiorato l’andamento del settore pubblicitario in Svizzera

Molti media svizzeri in crisi a causa della pandemia

Per la prima volta dopo il 2014 il settore pubblicitario in Svizzera ha registrato introiti in calo. In un contesto nel quale la disinformazione è in aumento, cresce anche il giornalismo di qualità.

I media professionali sono divenuti più importanti

Secondo i dati riportati da “Qualità dei media 2021” pubblicato da Fog - Istituto di ricerca di opinione pubblica e società dell’Università di Zurigo, nel 2021 in Svizzera i media professionali hanno assunto una rilevanza maggiore nel mercato di settore. Questi ultimi non sono tuttavia riusciti nell’intento di monetizzare la tendenza rilevata da Fog.

Il discreto aumento di disponibilità al pagamento delle notizie online (17% - in crescita di 4 punti percentuali), non sembra comunque bastare come fonte di finanziamento del giornalismo.

La sensazione di molti addetti del settore è quella che nel secondo anno di pandemia sia necessario l’intervento dello Stato, con un finanziamento a beneficio dei media in difficoltà.

Sempre secondo quanto riportato da Fog, in Svizzera la sovvenzione diretta dei media gode di un elevatissimo consenso, se paragonato a quello di altri Paesi.

Diffusione di fake news: problema da non sottovalutare in Svizzera

Sempre in riferimento ai dati riportati da Fog, la diffusione di fake news è considerata da molte persone un problema rilevante in Svizzera. Le principali fonti di bufale online sono oggi rappresentate ovviamente dai social network, seguiti dai mezzi di informazione alternativi, e ancora dai portali video e dalle App di messaggistica.

Le evidenze dello studio condotto da Fog sono che negli ultimi anni la qualità che ha caratterizzato i media svizzeri è rimasta comunque stabile. Una qualità decisamente elevata è stata riscontrata dallo studio, nel servizio offerto dalla radio pubblica e dai siti di news in abbonamento. Anche i giornali per i pendolari e le testate popolari online sono migliorati negli ultimi anni in quanto a qualità.

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