I non-fungible token potrebbero essere un investimento molto più azzardato rispetto alle comuni criptovalute. Per quali motivi?
Gli NFT potrebbero non essere un investimento così sicuro come molti pensano. Ricordiamo che con questo nome si identificato degli speciali "token non fungibili", ovvero non replicabili o sostituibili tra loro in quanto rappresentano un bene preciso. Si utilizzano solitamente nel campo artistico, sebbene siano ormai moltissimi i settori nei quali le aziende hanno iniziato a offrire i propri NFT.
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Una serie di ricerche condotte negli USA hanno evidenziato una serie di fattori che rendono i non-fungible token molto rischiosi, specialmente se confrontati con le comuni criptovalute quali Bitcoin, Ethereum, Binance Coin e molte altre.
Di seguito, ecco le tre principali ragioni per le quali un investimento su NFT dovrebbe essere ugualmente considerato ad alto rischio.
1) L’utilizzo dei token come valuta alternativa
Essendo gli NFT collegati a un determinato bene - il più delle volte artistico - il loro utilizzo come moneta alternativa è fortemente vincolato e limitato. Infatti affinché possano essere veramente impiegati come valuta alternativa per l’acquisto di beni o servizi è necessario trovare qualche utente interessato al bene rappresentato dal token. Si tratta in parole povere di una forma di baratto, e in quanto tale trova nella discrepanza tra i bisogni del venditore e quelli del compratore il principale limite. Gli NFT ovviamente non sono nati per essere impiegati come le principali criptovalute, ma è innegabile che dietro i loro acquisti si nasconda spesso un forte movente speculativo.
2) La Deflazione
Il mercato degli NFT è interessato da una progressiva Deflazione, vale a dire l’acquisto di valore dei singoli token. Il meccanismo è quindi ben diverso dall’Inflazione, che al contrario provoca la progressiva svalutazione della comuni valute. Se da un lato la deflazione può apparire come qualcosa di positivo, nel lungo periodo può provocare la fuga degli investitori o il ridimensionamento dei volumi di scambi legati ai piccoli capitali. Si tratterebbe quindi di un mercato destinato a divenire troppo elitario e non alla portata di tutti.
3) Alto rischio di liquidità
Per ricollegarci all’ultimo punto del precedente paragrafo, quello degli NFT potrebbe divenire un mercato poco liquido. Dopotutto come molti analisti sottolineano, se un NFT è legato a una singola opera che non ha un mercato, difficilmente il suo possessore potrà monetizzare il proprio investimento. Ne segue che i non-fungible token rappresentano un bene molto rischioso sul quale investire. Al momento esistono NFT che non sono ami stati venduti, di contro quelli con il più alto volume di scambi sono stati venduti solamente un paio di volte.
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