Si è conclusa ieri la nona seduta consecutiva al rialzo per l’oro, che ora si muove ai massimi nell’area 1885 $ all’oncia. Secondo gli analisti il prezzo dell’oro può ancora aumentare.
Mentre il mondo della moneta digitale è ancora scosso dagli innumerevoli colpi subiti, a partire dal dietrofront di Elon Musk fino ad arrivare al blocco cinese, l’oro continua la sua corsa al rialzo e chiude ieri la nona seduta consecutiva in aumento. Oggi, sconfina nell’area di 1885$ l’oncia e di fatto è sui massimi da inizio gennaio.
Nonostante il lingotto, su base year-to-date, scambi ancora in ribasso secondo gli analisti i prezzi potrebbero ancora salire, nonostante si avvicina all’orizzonte la ripresa economica globale.
L’oro mantiene il suo livello di attrazione
L’oro è un bene rifugio per eccellenza, dal momento che è considerato efficace sia quando i mercati finanziari sono travolti dalle ondate ribassiste sia in fasi di forte aumento dei prezzi. L’investimento nell’oro, ovviamente non porta grandi profitti però rimane altamente consigliabile per proteggersi dalle turbolenze finanziarie. Suona strano, infatti, che il prezzo continui a salire nonostante la situazione economica ormai si sia abbastanza stabilizzata.
Anche se situazioni straordinarie come l’emergenza Covid-19 possono colpire anche i beni rifugio. L’oro, in modo particolare negli ultimi 12 mesi è stato protagonista di un vero e proprio rally. Questo è stato causato da una forte richiesta di liquidità da parte di privati e imprese, che hanno venduto il bene per far fronte alle perdite.
Eppure il boom dei lingotti d’oro e dell’oro monetato rivela ancora una volta una grande capacità di attrazione da parte dell’oro, nonostante le schiarite sul fronte economico globale.
Oro, i prezzi sono ancora destinati a salire?
La ripresa economica all’orizzonte, grazie alla campagna vaccinale e alle politiche dovish delle banche centrali, ha portato diversi segmenti del mercato a smarcarsi dall’oro per riposizionarsi su asset più rischiosi, ma dalle più alte performance.
Una tendenza, questa, che sembrerebbe destinata a consolidarsi tra le riaperture e gli aumenti dei tassi se non fosse che - per gli analisti - le banche centrali sembrerebbero intenzionate a far aumentare i prezzi per ridurre la pressione dell’inflazione.
“Crediamo che l’inflazione giocherà un ruolo di primo piano in molti paesi, poiché i Governi cercheranno di ridurre il valore reale del debito che hanno accumulato durante la crisi”, è il commento del Franklyn Equity Group.
Le banche centrali potrebbero finire per convergere sull’oro sfruttando i tassi di interesse bassi, la volatilità del marcato dei cambi e il momento del tutto negativo per le monete digitali, che ancora non riescono ad emergere dal grande crollo dell’ultima settimana.
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