La SECO conferma la crescita del PIL svizzero nel secondo trimestre del 2021, con un rimbalzo complessivo pari all’1,8%. Gli allentamenti delle misure anti-COVID hanno favorito questo risultato.
La ripresa economica in Svizzera acquista potenza. A una settimana di distanza dal comunicato con il quale la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) aveva confermato il calo del PIL svizzero nel corso del 2020, un nuovo comunicato riporta una buona progressione del PIL nel corso del secondo trimestre 2021.
Analizziamo più dettagliatamente tutti i dati della SECO.
PIL svizzero: +1,8% tra aprile e giugno, -0,5% sul quarto trimestre 2019
Tra gennaio e marzo 2021 la Segreteria di Stato dell’economia aveva riportato una frenata del PIL svizzero, diminuito dello 0,4%. La SECO aveva già evidenziato che nell’anno della pandemia l’economia svizzera aveva sofferto meno delle previsioni, con un calo del PIL pari al 2,4%.
Ora il nuovo comunicato sembra confermare le previsioni inerenti al rimbalzo del PIL, stimato all’1,8% nel secondo trimestre dell’anno corrente. Gli analisti dell’agenzia finanziaria AWP avevano infatti individuato la crescita nel secondo trimestre in un range compreso tra l’1,5% e il 2,2%. Su base annua la progressione del PIL è stata invece pari al 7,7%, dato che ha in parte deluso le attese (ci si aspettava un risultato non inferiore all’8,5%).
Da un confronto con i dati dell’ultimo trimestre pre-pandemia (ottobre-dicembre 2019) emerge un gap pari allo 0,5%. Questo elemento non suscita comunque preoccupazioni, essendo uno dei più bassi fino ad oggi registrati.
Quali settori sono cresciuti di più e quali di meno?
A impattare maggiormente sulla ripresa economica svizzera sono stati i numerosi allentamenti disposti nei confronti delle misure anti-COVID. Ne segue che il settore alberghiero e quello della ristorazione sono stati tra quelli interessati dalla crescita più consistente tra aprile e giugno (+49%). Un dato migliore q quest’ultimo si è osservato soltanto nel comparto dell’intrattenimento e spettacolo, il cui PIL è balzato di oltre il 52%.
Come già sottolineato in più occasioni, il settore finanziario sembra muoversi in direzione opposta rispetto agli altri. Anche nel secondo trimestre 2021 si è registrata una nuova contrazione pari all’1%.
La SECO specifica in un nota che anche i consumi e la spesa statale sono cresciute (+4% e +6%). Le eccezionali misure di sostegno al reddito e alle imprese hanno rivestito un ruolo cruciale per la spesa dello stato. Anche sul fronte delle importazioni si registra una progressione pari allo 0,5%, mentre più contenuta è stata l’avanzata delle esportazioni, che non ha superato lo 0,3%.
Nonostante tutto, la SECO ha specificato che si è ancora ben lontani dai livelli pre-crisi, essendo la crescita in tutti questi comparti pari alla metà dei livelli pre-crisi.
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