Perequazione finanziaria 2022: il Ticino riceverà oltre 51 milioni

Mario Morandi

15/11/2021

15/11/2021 - 12:00

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Ottime notizie per Ticino e Grigioni: in arrivo importanti fondi dalla Confederazione e dai Cantoni finanziariamente forti.

Perequazione finanziaria 2022: il Ticino riceverà oltre 51 milioni

Il Consiglio federale, nella seduta del 10 ottobre, ha approvato i versamenti di compensazione per il 2022.

Il Canton Ticino riceverà quasi 52 milioni (51.861) di perequazione finanziaria. Con questo termine si intende la garanzia che ogni Cantone ottiene affinché disponga dei fondi necessari per svolgere i propri compiti. I fondi stanziati per il Cantone dei Grigioni ammontano invece a 268.006 milioni.

5,3 miliardi a disposizione dei Cantoni più deboli

Confederazione e Cantoni finanziariamente più forti, metteranno a disposizione dei Cantoni più deboli 5,3 miliardi, aumentando la dotazione garantita dell’1,7% (+91 milioni).

Il Canton Berna riceverà il più alto versamento (935 milioni); a seguire il Canton Vallese (798 milioni). Tra i Cantoni chiamati a contribuire al finanziamento vi sono Canton Zurigo e Canton Zugo. Questi ultimi forniranno risorse di 492 e 327 milioni.

Perequazione 2022: dotazione minima garantita in ribasso

Secondo quanto riportato da una nota dell’Esecutivo (10 ottobre 2021), nel 2022 il valore della dotazione minima garantita verrà abbassato dall’87,1 all’86,5% della media svizzera.

Al calo della dotazione, andranno tuttavia a contrapporsi versamenti più elevati, a causa del crescente potenziale di risorse e dell’incremento delle disparità.

A saldo, i versamenti di compensazione per i Cantoni finanziariamente più deboli diminuiranno dell’1,8% (-74 milioni), attestandosi a 4 miliardi di franchi. Il 60% di questo importo sarà finanziato dalla Confederazione e il restante 40% dai Cantoni finanziariamente più forti.

Aggravio socidemografico

Aumentata di 60 milioni la quota destinata alla perequazione dell’aggravio sociodemografico: con l’incremento, la quota raggiunge l’importo di 140 milioni. L’aumento si riferisce alla riforma della perequazione finanziaria 2020.

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