Rispetto a ottobre 2020 il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 5,1%.

A ottobre cresce dello 0,6% l’indice dei prezzi alla produzione e all’importazione rispetto al mese precedente.
Un ritocco che porta il riferimento a quota 104,7 punti, condizionato dal rincaro dei prodotti petroliferi, petrolio greggio e gas naturale in primis. Se si allarga l’analisi ai dati relativi ad un anno fa - ottobre 2020 - riferiti dall’Ufficio federale di statistica, si scopre che il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 5,1%.
Prezzi alla produzione
L’aumento dell’indice dei prezzi alla produzione è stato condizionato dalle lievitazioni registrate sui prodotti metallici, petroliferi, gas, orologi e macchine. A risentirne sono stati inoltre, i prodotti in alluminio, fili e cavi elettrici e attrezzature per cablaggio, motori, generatori e trasformatori elettrici come pure per i prodotti di segheria. In controtendenza, invece, i prezzi dei rottami di ferro, quelli di strumenti e forniture mediche e dentistiche e quelli degli ortaggi freschi dove si sono registrati dei cali.
Prezzi all’importazione
Volgendo lo sguardo verso i pressi all’importazione, ecco che anche qui si scopre che rispetto a settembre 2021 si sono registrati prezzi più alti soprattutto per petrolio greggio e gas naturale nonché per i prodotti petroliferi. Rincarati anche alluminio e prodotti relativi, prodotti metallici, macchine, computer e unità periferiche come pure gli strumenti e apparecchi di misurazione e di controllo. Sono invece scesi i prezzi di acciaio, apparecchiature per le comunicazioni e preparati farmaceutici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter