Quali vaccini sono più efficaci contro le varianti?

Gabriele Stentella

8 Giugno 2021 - 08:43

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Le varianti di SARS-CoV-2 continuano a preoccupare molti esperti, ma quali sono i vaccini che risultano maggiormente efficaci contro le numerose varianti?

I vaccini contro la COVID-19 in nostro possesso non sono efficaci al 100% contro il coronavirus, sebbene numerosi studi abbiano sottolineato il fatto che vaccinarsi riduce notevolmente le possibilità di sviluppare complicazioni severe.

In Europa e negli Stati Uniti la campagna vaccinale sta attualmente procedendo a gonfie vele, anche se destano ancora molta preoccupazione le numerose varianti del coronavirus. Sono in molti a sostenere che alcune di esse potrebbero mutare a tal punto di vanificare il lavoro svolto con i vaccini, sebbene fino a questo momento tale scenario non sembra essersi ancora avverato.

Alla luce di quanto premesso, quali sono i vaccini più efficaci contro le varianti? Nei paragrafi successivi analizzeremo i sieri Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson, AstraZeneca e Sinovac.

Quanto sono efficaci i vaccini a mRNA contro le varianti?

I vaccini di Pfizer e Moderna presentano una percentuale di efficacia simile, pari a circa il 95%. Contro la variante inglese (ora rinominata variante Alpha), il siero di Pfizer sembra offrire una protezione pari al 97%, mentre quello di Moderna risulterebbe essere efficace solo al 94%.

Le percentuali scendono se si parla di variante sudafricana (rinominata variante Beta). In entrambi i casi la protezione offerta dai due vaccini con andrebbe oltre il 75%. Parlando infine della variante indiana (da poco rinomata variante Delta), l’efficacia del siero Moderna nei confronti di questo ceppo non è ancora nota, mentre il siero sviluppato da Pfizer offrirebbe una protezione compresa tra il 70% e il 75%.

Per il momento non è ancora chiara l’esatta percentuale di protezione che entrambi i sieri a mRNA possano garantire nei confronti della variante brasiliana (anche detta variante Gamma).

Quanti sono efficaci i sieri Janssen, Vaxzevria e Sinovac?

Contro il ceppo originale del coronavirus, i sieri Janssen (sviluppato da Johnson&Johnson), Vaxzevria (sviluppato da AstraZeneca) e Sinovac (sviluppato da Sinovac Biotech) mostrerebbero un’efficacia pari rispettivamente al 72%, 76% e 67%.

Contro la variante inglese questi sieri mostrerebbero la stessa percentuale di protezione del ceppo originale, mentre per la variante sudafricana sarebbe il vaccino di Johnson&Johnson quello più efficacie; pare infatti che il siero cinese di Sinovac possa offrire una protezione non superiore al 51%, mentre quello di AstraZeneca sia addirittura inefficace. Contro la variante Beta il siero Janssen garantirebbe almeno il 64% di protezione.

Il vaccino statunitense risulterebbe essere quello più efficace anche contro la variante brasiliana (fino al 61% di protezione), mentre per quanto riguarda la variante indiana sono ancora in corso studi. Il siero anglo-svedese Vaxzevria sarebbe anch’esso efficace contro queste due varianti, seppur le percentuali esatte non siano ancora ben note, mentre il siero cinese Sinovac presenterebbe un’efficacia pari al 51% contro la variante brasiliana, mentre per la variante indiana non esistono ancora dati sufficienti.

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