Dopo Israele e Germania anche in Svizzera si inizia a parlare di quarta dose, un ulteriore richiamo del vaccino contro il Covid esteso a tutta la popolazione
A detta degli esperti è verosimile che serviranno più richiami per mantenere una protezione alta contro il Covid-19, anche a fronte della rapida diffusione della nuova variante Omicron, che nel nostro Paese rappresenta già oltre il 55% dei nuovi casi di contagio.
Per questo in Svizzera si è iniziato a parlare di quarta dose, un ulteriore richiamo che già da martedì è stato raccomandato per le persone gravemente immunosoppresse dopo quattro mesi dall’ultima inoculazione.
È però probabile che venga esteso a tutta la popolazione sulla scia di quanto deciso in Israele e di cui si è iniziato a parlare anche in Germania.
Secondo gli esperti, questo scenario è destinato a ripetersi tra non molto in numerosi altri Paesi.
Perché una quarta dose
Per fronteggiare il virus è risaputo che l’arma più efficace è il vaccino e gli esperti affermano che è verosimile che serviranno più richiami per mantenere una protezione alta, anche a causa della rapida diffusione della nuova variante Omicron, altamente contagiosa.
Secondo gli esperti, ulteriori dosi di vaccino potranno mantenere la risposta immunitaria nel tempo ad un livello tale da poter prevenire decorsi gravi della malattia, ospedalizzazione e decessi così come malattie sintomatiche e la diffusione del virus nella popolazione, come già è avvenuto con le dosi precedenti.
Inoltre, alcuni dati suggeriscono che l’efficacia della terza dose contro la variante Omicron cali del 50% dopo 10 settimane. Per questo motivo è anche da considerare una somministrazione di una dose di vaccino specifica contro la variante Omicron, alla quale le principali ditte farmaceutiche che hanno sviluppato i vaccini a mRNA stanno lavorando.
Quarta dose in Svizzera
Anche in Svizzera, dopo Israele e Germania, si sta dibattendo sull’opportunità di procedere a un secondo richiamo dei vaccini omologati nel paese e novità in proposito potrebbero giungere nelle prossime settimane.
La quarta somministrazione da martedì è già raccomandata in Svizzera, ma solo per le persone gravemente immunosoppresse dopo quattro mesi dall’ultima inoculazione. È però verosimile che nel tempo la raccomandazione verrà estesa a tutta la popolazione, magari con un vaccino adattato contro la variante Omicron
Israele e Germania
Le autorità israeliane hanno annunciato martedì che nel Paese si procederà con la somministrazione del secondo richiamo del vaccino anti-Covid-19, che equivale alla quarta vaccinazione per fronteggiare la minaccia data dalla variante Omicron. A riceverla saranno le persone con oltre 60 anni, gli immunosoppressi e il personale curante.
Ma è intenzione di Gerusalemme estendere in un secondo momento il cosiddetto booster al resto della popolazione israeliana.
Il governo ha invitato i concittadini a prenotare il prima possibile il secondo richiamo che aiuterà a superare l’ondata di Omicron che si sta propagando nel mondo. Per il via libera occorre però aspettare il parere dall’alta autorità della sanità che dovrebbe arrivare a breve.
Dopo Israele anche la Germania ha annunciato che intende promuovere un ulteriore richiamo del vaccino contro il Coronavirus tra i suoi cittadini.
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