L’organizzazione di categoria per i cereali ha richiesto un temporaneo incremento del contingente doganale dei cereali panificabili.
Come anticipato settimana scorsa da Swissgranum, il raccolto di grano e altri cereali del 2021 e, le loro scorte, non sono sufficienti per garantire la panificazione fino alla prossima trebbiatura. Per questa ragione il Consiglio federale ha deciso di incrementare il contingente doganale dei cereali panificabili – frumento, segale o spelta – di 40 mila tonnellate.
Un cattivo raccolto
Grandine, basse temperature e frequenti precipitazioni hanno influenzato negativamente dal profilo quantitativo e qualitativo il raccolto cerealicolo 2021 in Svizzera e in ampie zone dell’emisfero settentrionale. Nel nostro Paese il raccolto di cereali panificabili, con 304’000 tonnellate, è risultato inferiore del 25% circa rispetto a quello degli anni precedenti. Nonostante le riserve dei raccolti precedenti e le importazioni all’interno del contingente doganale ordinario pari a 70’000 tonnellate, i quantitativi disponibili non coprono il fabbisogno fino al raccolto di quest’anno.
Richiesta da Swissgranum
L’organizzazione di categoria per i cereali pertanto ha richiesto alla Confederazione un temporaneo incremento del contingente doganale dei cereali panificabili. Nella media pluriennale la produzione indigena copre il fabbisogno nella misura di oltre l’80%.
Modifica ordinanza
Con una modifica dell’ordinanza sulle importazioni agricole, il Consiglio federale ha incrementato il contingente doganale dei cereali panificabili 2022 di 40’000 tonnellate e approvato la liberazione di 20’000 tonnellate a inizio maggio nonché di 10’000 tonnellate a inizio settembre e novembre. La modifica entra in vigore il 1° maggio 2022.
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