In soli 7 giorni le quotazioni di Shiba Inu sono balzate del 230%, cosa può succedere ora alla criptovaluta antagonista del Dogecoin?
Shiba Inu è per molti nulla più che la brutta copia di Dogecoin , eppure al pari di quest’ultimo le sue quotazioni di norma molto basse sono ugualmente oggetto di forti impennate che rendono sempre più soddisfatti molti possessori.
Negli ultimi 7 giorni ogni token Shiba ha accresciuto di oltre il 230% il proprio valore, salvo poi rintracciare notevolmente dopo un importante rintracciamento registratosi nella mattinata svizzera.
Andiamo a vedere cosa è successo in maniera più dettagliata e quale futuro potrebbe prospettarsi per questa criptovaluta nel prossimo futuro.
Shiba Inu: i forti rialzi che mettono in ombra Bitcoin
Come anticipato, Shiba Inu nell’ultimo mese ha guadagnato il 230%, mentre tra ieri e oggi in appena 24 ore ha visto crescere il proprio valore negli scambi di oltre l’83%. La criptovaluta dello Shiba ha raggiunto il suo massimo storico di 0,000242$ per singolo token, ma al momento le quotazioni si mantengono stabili al valore di 0,00002175$.
Le performance di Shiba Inu hanno suscitato euforia tra gli appassionati di criptovalute, finendo per oscurare le buone performance di altre cripto quali Bitcoin ed Ethereum. Ricordiamo infatti che negli ultimi 7 giorni Bitcoin ha guadagnato quasi il 24%, mentre Ethereum ha chiuso con un guadagno del 23,3%.
Il risultato dello Shiba Inu lascia sperare nel raggiungimento di importanti risultati entro fine anno, sebbene molto analisti tendano a non dare molto peso alle previsioni che lo darebbero sopra il valore di 0,0001$ entro il 31 dicembre. Dopotutto si rammenta che al pari del Dogecoin, lo Shiba Inu è un token soggetto a importanti pump and dump che ne minano la credibilità a confronto con altre criptovalute.
Rally di Shiba Inu: quale ruolo ha avuto Elon Musk?
Come già successo innumerevoli volte in passato, dietro il pump di Shiba Inu ci sarebbe stato un tweet dell’imprenditore sudafricano Elon Musk, già da tempo estimatore del Dogecoin. Secondo quanto diramato da alcuni media, Musk avrebbe pubblicato lo scorso 3 ottobre una foto di un cane di razza Shiba sul suo profilo Twitter, recante un commento criptico: "Floki Frunkpuppy".
Potrebbe essere un rimando al precedente tweet di giugno con il quale il patron di Tesla e Space-X aveva condiviso la foto di un cane di razza Shiba con il seguente commento.
““Il mio Shiba Inu si chiamerà Floki””
In quell’occasione si verificò il primo possente rialzo della criptovaluta, che da alcune settimane era però già sotto la lente di alcuni appassionati del Dogecoin, viste le tante somiglianza tra i due token.
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