Il prezzo del futures sul succo d’arancia concentrato e congelato ha toccato livelli record raddoppiando di valore nel giro di un anno.
Una settimana fa il futures sul succo d’arancia concentrato ha toccato il livello di prezzo piùalto mai registrato (dal 1967). Lo spike di prezzo è dovuto a diversi fattori: il primo riguarda lo Stato della Florida il cui raccolto di arance crollerà del 56% in questa stagione.
Un raccolto povero
La causa della caduta della raccolta risiede in parte in una malattia che fa avvizzire i frutti riducendone la resa (uccidendo infine gli alberi) e in parte dagli effetti dell’uragano Ian che ha colpito lo Stato americano a settembre, i cui agrumeti si stavano riprendendo adesso dall’uragano Irma del 2017.
I produttori di arance locali stanno cercando di accelerare la raccolta nel tentativo di salvare i frutti disponibili, ma stimano che i livelli di produzione pre-uragano potrebbero tornare disponibili tra 2 stagioni.
L’elemento Brasile
Altro fattore riguarda invece il Brasile che è il maggiore fornitore degli Stati Uniti insieme al Messico. Le forti piogge hanno ritardato la raccolta di arance nello Stato di San Paolo, limitando la disponibilità dell’agrume.
La crisi dell’offerta aumenta dunque le prospettive di costo per i produttori di bevande tra cui CocaCola (proprietaria di marchi come MinuteMaid e Tropicana).
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